I Bitcoin arrivano in Borsa, ci pensano i Winklevoss

I due gemelli che si attribuivano la paternità di Facebook sembrano decisi a creare un fondo di Bitcoin per scambiarli nel tradizionale mercato azionario

Le potenzialità della moneta digitale Bitcoin sono state colte da molti imprenditori. Kim Dotcom accetta i pagamenti con questo tipo di valuta per Mega e Amazon ha lanciato i propri “Coins” per favorire gli acquisti online. I guadagni derivanti dai Bitcoin hanno attirato l’attenzione anche dei gemelli Winklevoss, famosi per la disputa sulla paternità di Facebook, che presto diverrà un vero e proprio giornale, con Mark Zuckerberg. I due ex studenti di Harvard, Cameron e Tyler, hanno infatti deciso di portare la valuta digitale nella Borsa tradizionale.

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Winklevoss Bitcoin Trust

I due gemelli hanno chiesto alla Securities and Exchange Commission (SEC), la stessa istituzione che ha permesso l’uso dei social network per le comunicazioni ufficiali delle aziende, di poter aprire un fondo di Bitcoin chiamato “Winklevoss Bitcoin Trust” e di quotarlo in Borsa così come succede per i fondi Etf. Ad ogni azione corrisponderà un certo quantitativo di valuta digitale. Nei piani dei Winklevoss, il primo giorno di contrattazioni saranno messi in vendita 1 milione di titoli. Gli stessi gemelli però mettono in guardia i possibili stakeholder dai pericoli connessi alla valuta digitale, in particolare quelli legati a violazioni informatiche.

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