Il numero uno di Barilla ha affermato che non metterà mai una coppia gay in un suo spot perché a favore della “famiglia tradizionale”. In Rete è scattata immediata la polemica
Come spesso succede, Twitter è diventato il luogo privilegiato per dimostrare la propria indignazione. Dopo il caso dell’hashtag “più gelato meno rom” e le proteste nei confronti dei ritardi di Trenord, questa volta la polemica riguarda le dichiarazioni riguardo ai gay rilasciate al programma radiofonico La Zanzara dal numero uno di Barilla, Guido Barilla.
“Mai i gay in uno spot Barilla”
Il patron dell’azienda alimentare ha affermato che non metterà mai una famiglia gay in una su pubblicità “perché noi siamo per la famiglia tradizionale”. Probabilmente consapevole delle polemiche che le sue parole avrebbero suscitato nella comunità omosessuale Barilla ha continuato: “Se i gay non sono d’accordo, possono sempre mangiare la pasta di un’altra marca. Tutti sono liberi di fare ciò che vogliono purché non infastidiscano gli altri”.
“Nessuno ha mai chiesto alla Barilla di fare spot con le famiglie gay, è evidente che si è voluta lanciare una offensiva provocazione per far sapere che si è infastiditi dalla nostra concreta presenza sociale, che è anche un segmento importante di consumatori.” – ha affermato Aurelio Mancuso, presidente di Equality – “Per questo, raccogliendo l’invito del proprietario della Barilla a non mangiare la sua pasta, rilanciamo con una campagna di boicottaggio di tutti i suoi prodotti»
#boicottabarilla
Su Twitter i commenti si sono sprecati in particolare quelli che sono favorevoli al boicottaggio dei prodotti barilla. L’hashtag #boicottabarilla è diventato trendig topic in pochissimo tempo. “Nel mulino che vorrei ci sono tutti gay” scrive un utente e ancora “ma per comprare la vostra pasta bisogna essere etero se no la pasta si offende?”. C’è chi la mette anche sul piano sociale twittando: “se a comprare la Barilla fossero solo le famiglie tradizionali sposate l’azienda sarebbe già fallita. Sono sempre meno”. Anche Paola Concia del PD, attivista per i diritti GLBT, ha twittato tutto il suo sdegno: “Delle due l’una, o lo avete fatto apposta o siete scemi. Avete sempre fatto questa pubblicità esplicita senza rivendicarlo”. Qualcuno però va in controtendenza e invita alla coerenza: “Essere omofobi è diverso da essere conservatori. Troppo facile parlare di libertà di pensiero solo quando siete d’accordo.”
La rettifica
“Con riferimento alle mie dichiarazioni rese ieri alla Zanzara, mi scuso se le mie parole hanno generato fraintendimenti o polemiche, o se hanno urtato la sensibilita’ di alcune persone.” – afferma in un comunicato Giudo Barilla – “Nell’intervista volevo semplicemente sottolineare la centralità del ruolo della donna all’interno della famiglia.”