Continua con successo lo sviluppo di Project Loon, i palloni aerostatici anti-digital divide di Google. Per il responsabile del progetto, è altamente probabile che questa tecnologia diventi disponibile sul mercato
Google, che con “Glass at Work“cerca partner disposti a puntare sui Google Glass per il proprio business, continua senza intoppi lo sviluppo di Project Loon, la sua flotta di palloni aerostatici per rendere disponibile Internet anche agli abitanti delle zone più impervie del mondo. Attualmente i “modem fluttuanti” di Big G hanno percorso oltre 1 milione e mezzo di chilometri compiendo il giro del mondo in appena 22 giorni. I nuovi test effettuati in Brasile hanno confermato gli ottimi risultati già registrati in precedenza. Proprio per questo, il responsabile di Project Loon Mike Cassidy stima che ci sia il 50% di possibilità che questa tecnologia verrà effettivamente offerta ai clienti dei Paesi in via di Sviluppo.
Google vs digital divide
Project Loon non è l’unico piano sviluppato da Big G per combattere il digital divide. L’azienda di Mountain View ha soffiato a Facebook Titan Aerospace, azienda specializzata nella realizzazione di droni autonomi alimentati ad enegia solare che potrebbero essere utilizzati per diffondere il web sul globo. Inoltre, Google sta per investire in una flotta di satelliti che fluttueranno a bassa quota e ha intenzione di acquisire Skybox Imaging, società leader nel rendering di immagini satellitari che potrebbe migliorare l’accuratezza delle rotte dei droni e dei palloni di Mounatin View.