Il giudice Susan Illston approva l’accordo siglato fra Google e l’FTC per il pagamento di una multa da 22,5 milioni di dollari in seguito alle attività di raccolta dei cookie su Safari
Come è successo con Apple, nel caso dell’estensione della garanzia a due anni, anche questa volta i consumatori hanno ottenuto grazie ai tribunali il rispetto dei loro diritti. Una corte distrettuale californiana, nella persona del giudice Illston, ha ratificato l’accordo fra l’organizzazione non profit Consumer Watchdog e Google per la questione del tracciamento silente all’interno del browser di Apple Safari.Mountain View aveva accettato lo scorso agosto la proposta dalla Federal Trade Commission di pagare come risarcimento 22,5 milioni di dollari.
Google spiava gli utenti con i cookie su Safari
Google, che ha avvertito il web sulla curiosità dei Governi nei confronti dei dati personali dei netizen, sarebbe rea di aver salvato un cookie passivo all’insaputa degli utenti, su richiesta di terzi, sul browser Safari. Il tutto funzionava senza bisogno di interazione da parte degli utilizzatori del navigatore. Google si era difesa affermando che si trattava di forma involontaria e innocua di tracciamento.
Consumer Watchdog aveva richiesto che Mountain View, che non ha ancora trovato un accordo con gli editori francesi per l’utilizzo dei loro contenuti, non solo ammettesse le sue colpe, ma che cancellasse tutti i dati raccolti attraverso Safari e pagasse una multa di ben 3 miliardi di dollari. Alla fine l’ultima parola è spettata al giudice Illston, che ha confermato la multa di 22,5 milioni di dollari con la promessa che Google smetta di rastrellare le attività digitali degli utenti di Safari per inviare loro annunci personalizzati in base alle attività segnalate sul browser.