Google: mostre virtuali per rivivere la caduta del muro di Berlino

Il Google Cultural Institute inaugura 13 nuove mostre virtuali sui grandi momenti della storia mondiale contemporanea

In occasione del 23° anniversario della caduta del muro di Berlino che ricorrerà domani, Google apre al pubblico di tutto il mondo una nuova serie di mostre virtuali dal titolo “La Fine della Cortina di Ferro”.

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Si tratta di 13 percorsi espositivi inediti e relativi ad alcuni eventi che hanno segnato la storia di Germania, Polonia e Romania, ora visibili dal sito del Google Cultural Institute grazie alla collaborazione avviata con storici, musei e archivi.

 

Ogni mostra racconta con documenti, foto e video, alcune vicende che hanno caratterizzato quel periodo. Diversi curatori indipendenti hanno contribuito al progetto mettendo a disposizione la loro preziosa esperienza sul tema, tra questi Niall Ferguson, Docente di Storia all’Università di Harvard, ripreso in un video parte della mostra The Fall of the Wall: Revelation, not Revolution

Tra le altre mostre:

· Solidarity & the fall of The Iron Curtain – la nascita e l’evoluzione del sindacato indipente dei lavoratori che ha portato all’elezione di Lech Wa³êsa come Presidente della Polonia nel 1990.

· Visions of Division – Il Professore Patrick Major, storico della Guerra Fredda, fornisce un resoconto della vita nella Germania divisa e dell’impatto del Muro nella vita quotidiana.

· Years of Change – diario di un autore immaginario che documenta eventi accaduti a Berlino come le elezioni farsa, le prime proteste e il concerto di David Hasselhoff dopo la caduta del Muro.

· The Berlin Job – un racconto personale della vita nella Berlino Est realizzato dal curatore indipendente Peter Millar, uno dei pochi corrispondenti non-tedeschi da Berlino Est negli anni ’80.

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· Romanian Revolution – una serie di 4 mostre contenenti più di 50 filmati sulla diretta TV della caduta del dittatore Romeno Ceauþescu.

“Queste mostre sono un esempio del perché sia importante portare online gli archivi e raccontare delle storie per descriverli”, commenta Mark Yoshitake, Google Cultural Institute. “Ognuna di esse fornisce una prospettiva molto diversa su un momento storico importante e ci ricorda perché gli eventi passati hanno bisogno di essere raccontati da più punti di vista. Mettere a disposizione materiale storico su Internet consente non solo di offrire una molteplicità di punti di vista diversi ad un pubblico nuovo e globale, ma aiuta anche a preservarlo per le generazioni future”.

“La fine della Cortina di Ferro” è il più recente lavoro del Google Cultural Institute, dopo l’annuncio delle 42 mostre virtuali sulle storie di vita dietro i grandi eventi del secolo scorso.

Tutte le mostre sono esplorabili all’indirizzo www.google.com/culturalinstitute.