Google ha acquisito SlickLogin, una startup israeliana che sfrutta un sistema di riconoscimento delle onde sonore per l’autenticazione
Google non crede più nelle password alfanumeriche. Qualche tempo fa il manager per la sicurezza, Heather Adkins, aveva confermato che la classica autenticazione è ormai un sistema vulnerabile e superato e Big G ha subito preso le sue contromisure, sviluppando nuove tecnologie per l’accesso a device e servizi.
Oggi Mountain View, che con Motorola ha realizzato tatuaggi e pillole per l’autenticazione, ha annunciato l’acquisizione della startup israeliana SlickLogin, che ha creato una tecnologia che utilizza le onde sonore come password.
Una password sonora
Il software sviluppato da SlickLogin identifica l’utente tramite un particolare suono, praticamente impercettibile all’uomo, emesso dall’altoparlante del computer. L’app per smartphone intercetta le vibrazioni dell’aria e conferma l’identità dell’utilizzatore. “Google – si legge sul sito di SlickLogin – è stata la prima compagnia ad offrire a tutti, gratuitamente, un sistema di identificazione a due fattori e sta lavorando ad alcune idee grandiose che renderanno internet più sicuro per tutti. Non potremmo essere più contenti di unirci ai loro sforzi”.
Sebbene anche Twitter abbia scelto la strategia di utilizzare 3 chiavi d’accesso, i big dell’elettronica e del web stanno cercando soluzioni molto più fantasiose. Ergo, ad esempio, è un’app che permette l’accesso una volta identificato il padiglione auricolare dell’utente e altre aziende stanno pensando di leggere le password direttamente dalla mente.