Google: la Corte di Cassazione chiude il caso Vividown

La Suprema Corte ha assolto definitivamente i manager di Google coinvolti nel caso del video di violenze su un ragazzo con Sindrome di Down del 2006

La Terza sezione penale della Cassazione ha respinto il ricorso della Procura di Milano confermando di fatto l’assoluzione dei tre manager di Google coinvolti nel caso vividown. Tra circa un mese la Suprema Corte renderà note le motivazioni del verdetto. Il caso sarebbe caduto comunque in prescrizione il prossimo 8 marzo.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Il caso Vividown

Nel 2006 su Google Video, sostituito poi da YouTube, era apparso un video di violenze su un giovane alunno di una scuola di Torino affetto da Sindrome di Down, che pare possa essere curata attraverso l’uso di un antidepressivo. Nel 2010 il Tribunale di Milano aveva condannato a 6 mesi di reclusione tre manager di Google (David Drummond, George Reyes e Peter Fleischer) per non aver rimosso per tempo il filmato offensivo. Nel dicembre del 2012 il processo d’appello aveva ribaltato la sentenza affermando che “il fatto non sussiste”.

Ora con la decisione della Cassazione il caso si chiude definitivamente con la conferma che secondo la legge i provider non possono selezionare preventivamente i contenuti caricati sulle proprie piattaforme.

Leggi anche:  Clienti italiani: i grandi sconosciuti per le aziende. Lo studio di Minsait e del Politecnico di Milano