Secondo il NYT Google inizierà a rimuovere i link ritenuti lesivi del diritto d’oblio a partire dalla fine di giugno
La massima Corte dell’Unione Europea ha imposto a Google la cancellazione dei link ritenuti dagli utenti offensivi o non necessari dal proprio motore di ricerca, il cosiddetto diritto di oblio. In sole 24 ore sono arrivate a Mountain View oltre 12mila richieste di eliminazione di risultati, arrivate poi a circa 50mila in questi giorni. Secondo il New York Times, Big G, che ha predisposto un apposito strumento per inviare le istanze di cancellazione, avvierà le procedure di rimozione entro fine giugno.
Google e il diritto d’oblio
Secondo il quotidiano statunitense il team legale di Google ha concluso le prime valutazioni sulle richieste di cancellazione dei risultati di ricerca e sta inviando le prime risposte per notificare se la propria istanza è stata accettata o meno. Non è ancora chiaro se Big G, come avviene per alcuni contenuti in Cina, segnalerà che il contenuto è stato rimosso. Inoltre, la sentenza della Corte Ue si riferisce solo ai domini europei quindi tecnicamente su google.com i link cancellati nel Vecchio Continente potrebbero essere ancora visibili.