Google celebra i 100 anni dalla nascita di Mary Leakey, l’archeologa che scoprì i resti del primo ominide chiamato Ziny
Google ha scelto di celebrare un’altra brillante ricercatrice, questa volta nel campo dell’archeologia. Dopo il doodle dedicato ad Ada Lovelace, la prima a dare la descrizione di un computer, Big G ricorda i 100 anni dalla nascita di Mary Leakey sulla home del suo motore di ricerca. La Leakey scoprì i resti del più antico ominide, per l’epoca, nel 1959.
Scoprì un fossile di quasi 2 milioni di anni
Mary Leakley (1913-1996) intraprese i suoi primi scavi archeologici in Kenia nel 1937 con il supporto del marito, anche lui paleontologo. Tra le sue più importanti scoperte ci fu il ritrovamento del primo teschio fossile di “Proconsul”. La popolarità arriva però nel 1959 quando scoprì il fossile ben conservato di un cranio di “Australopithecus boisei”, ribattezzato Ziny. I resti trovati dalla Leakley appartenevano al più antico ominide conosciuto all’epoca. Il sistema di datazione potassio-argo stabilì che Ziny aveva vissuto 1 milione 800mila anni fa.