L’utilizzo ancora troppo legato agli smartphone degli SMARTwatch ha portato Gartnet ad affermare che la loro crescita non sarà repentina come molti speravano
La maggior parte dei leader dell’hitech, da Google a Microsoft, passando per Dell, Sony e con ogni probabilità anche Apple, stanno pensando di realizzare uno SMARTwatch. Il primo a lanciare un device di questo tipo è stata Samsung con il suo Galaxy Gear ma non ha avuto un grande successo. Il sito Geek.com ha rivelato che negli Stati Uniti un terzo degli orologi intelligenti dell’azienda coreana, venduti dalla catena di negozi Best Buy, sono stati restituiti. Anche alla luce di questo fatto, Gartner ha stimato che nel 2017, anno in cui avverrà il boom dei Google Glass, sarà solo l’1% degli utenti di cellulari SMART a volere sostituire il proprio device con un orologio intelligente.
Gli utenti vogliono di più
A determinare la lentezza della crescità a breve termine degli SMARTwatch sono limiti legati al design, alle funzioni e al prezzo. “Gli utenti si aspettano molto di più”, ha dichiarato Annette Zimmermann, principal research analyst di Gartner. Dalle analisi è infatti emerso che i compratori non ritengono giustificato il prezzo alto degli SMARTwatch. I problemi maggiori sono da ricercare nel design non troppo accattivante, nella limitata scelta di app e soprattutto nel fatto che sono ancora un device indissolubilmente legato agli smartphone, a cui fanno da supporto.