Dopo il successo con Android, l’azienda sceglie di puntare sul proprio sistema operativo, dedicato ai mercati emergenti
Di Tizen, il sistema operativo per smartphone di Samsung, conosciamo ancora poco. Sappiamo che è un progetto totalmente indipendente da Android e sul quale l’azienda vuole puntare per realizzare una forte convergenza tra telefoni e oggetti indossabili. Il nuovo OS prende parecchi spunti da Android, se non altro per la “base” di provenienza, quel Linux che può essere considerato il padre del progetto reso famoso proprio da Samsung grazie alla popolarità dei suoi prodotti. L’obiettivo è quello di veicolare il proprio OS come fatto per Android, nella speranza che il brand possa rendere più appetibile il nuovo sistema, l’esatto contrario di quanto avvenuto con Android.
Per i mercati emergenti, ma non solo
Il punto di forza di Tizen è la compatibilità con i diversi “wearable” di Samsung: dagli smartwatch ai braccialetti fino ai prossimi progetti della sudcoreana. Sul lato tecnico non ha nulla da invidiare ai più famosi Galaxy con Android. Il primo Tizen, il Galaxy Z, avrà infatti un processore quad-clre da 2,3 GHz, 2 GB di RAM, lettore di impronte digitali, sensore cardiaco e fotocamera da 8 Megapixel. Il nuovo smartphone sarà presentato oggi alla ’’Developer Conference Tizen’’ a San Francisco.