Facebook in tribunale per il “like” ma l’accusatore è morto

Facebook è stato accusato di aver rubato il tasto “mi piace”, che qualche giorno fa bloccava i siti connessi al social network. Secondo l’accusa, il brevetto della funzione che alcuni dicono provochi alterazioni dell’autostima appartiene al programmatore olandese Joannes Van Der Meer, “un pioniere nello sviluppo di tecnologie web user-friendly”. Il presunto inventore è però deceduto nel giugno 2004.

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Surfbook vs Facebook

Nel 1998 Van Der Meer aveva creato una piattaforma simile a un diario social per la condivisione di contenuti di siti terzi, in cui gli utenti potevano mostrare il proprio apprezzamento attraverso un tasto “like”. L’accusa così afferma che Facebook, su cui è possibile trovare “compagnia” con l’app Bang With Friends,  “mostra una notevole somiglianza, sia in termini di funzionalità che di implementazione tecnica, con il diario web personale che Van Der Meer aveva inventato anni prima”. Vi chiederete, se l’uomo è morto nel 2004 chi fa causa a Facebook? La denuncia è partita da Rembrandt Social Media, società che detiene i brevetti di Surfbook. Da parte sua l’azienda di Zuckerberg, che ha bloccato Vine con una nuova policy sulle app di terzi, non ha rilasciato commenti.

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