Su Facebook sarà possibile pubblicare video di esecuzioni e atti di terrorismo solo se lo scopo è quello di condannarli
Recentemente Facebook ha iniziato una vera e propria lotta contro i contenuti violenti presenti sulla propria piattaforma. Lo scopo era quello di non turbare la sensibilità degli iscritti ma soprattutto evitare che gli inserzionisti pubblicitari, la principale fonte di reddito del social network, abbandonassero il servizio creato da Mark Zuckerberg, che ha recentemente acquistato le abitazioni attorno alla sua villa per mantenere inviolata la propria privacy domestica.
Oggi Facebook ha però fatto un piccolo passo indietro dando la possibilità di pubblicare video dal contenuto violento, come esecuzioni e atti di terrorismo, solo se lo scopo è quello di condannarli. “Se fossero celebrati, o incoraggiati, il nostro approccio sarebbe differente”, hanno dichiarato da Menlo Park. I vertici del social hanno comunque confermato che l’utente avrà a disposizione gli strumenti per non visionare contenuti a lui sgraditi.
Il Premier Cameron: “Un atto irresponsabile”
Il capo del Governo brittannico David Cameron, che ha iniziato una personale battaglia contro la pornografia in Rete, ha condannato la decisione di Facebook defininendola un gesto “irresponsabile”. “Dovranno spiegare le loro azioni ai genitori preoccupati”, ha aggiunto Cameron. La critica del Premier del Regno Unito è supportata dalle segnalazioni di moltissimi utenti riguardo un video in cui si vede un uomo mascherato uccidere una donna in Messico. Il filmato, che probabilmente è tutta una finzione, è intitolato “Sfida: chiunque può guardare questo video?”.