Facebook censura il santone nudo, l’India si offende

Il social di Menlo Park ha bloccato il profilo di un utente idiano che aveva condiviso la foto di un santone che per religione non può indossare abiti

Qualche giorno fa il 23enne indiano Anshul Jain Rara si è visto bloccare il suo profilo di Facebook, che presto diverrà un vero e proprio giornale, perché aveva postato immagini di nudi offensive. Il richiamo del social network si riferisce all’immagine di Muni Shri Punyanandi, un santone gianista a cui la famiglia di Anshul è molto devota. Caratteristica principale di questo tipo di religiosi è quella di non indossare nessun capo d’abbigliamento in quanto non possono possedere nessun bene materiale. Il provvedimento aveva profondamente offeso i cittadini indiani.

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Dopo poco tempo Facebook, che ha portato gli hashtag sui device mobili, ha deciso di rimediare all’equivoco permettendo ad Anshul di accedere al suo profilo.

Il nudo sul web

Recentemente il web ha iniziato una vera e propria guerra nei confronti dei contenuti offensivi. Google ha realizzato un database delle immagini pedopornografiche per favorirne l’eliminazione e ha vietato i video hard sui Google Glass. LinkedIn ha cacciato le escort dalla sua piattaforma e Facebook sta modificando i suoi criteri per l’identificazione di contenuti violenti o offensivi. Solo Pinterest si è aperto al nudo, purché sia artistico.

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