Expo divisa tra futuro e presente

La società che gestisce la fiera internazionale chiede che Regione e Pisapia si mettano d’accordo sul futuro del polo e intanto firma un accordo con Illy da quasi 5 milioni di euro

Il futuro dell’Expo 2015 che si terrà a Milano è già stato deciso, ma rimane comunque incerto. Il presidente del comitato organizzatore Giuseppe Sala ha stipulato un accordo con il Ministero dell’Ambiente per trasformare il complesso di edifici predisposti per l’evento in un polo culturale e di ricerca, simile quindi alla Città della Scienza di Napoli distrutta da un incendio, sul fronte dell’energia e dell’alimentazione. “Abbiamo maturato la convinzione che l’Expo 2015 può essere il punto di riferimento per politiche e misure per legare le tematiche dei cambiamenti climatici e della sicurezza alimentare. Mi auguro di portare all’interno di questa iniziativa il meglio delle competenze internazionali” ha commentato il ministro Corrado Clini.

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Bisogna coordinare gli sforzi di Milano e Regione

Sala si auspica che il neo eletto presidente della Regione Roberto Maroni collabori con il sindaco di Milano e commissario straordinario Giuliano Pisapia per “pensare al tema del post Expo”. Inoltre spera che sia formato al più presto un Governo stabile perché è necessario “avere un nuovo ministro del Turismo. E’ fondamentale”. Intanto, Expo ha siglato un accordo con Illy per curare il cluster dedicato al caffè in mostra alla fiera internazionale. L’intesa prevede il finanziamento di 3 milioni di euro cash e 1,75 milioni in servizi.

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