I cambiamenti si susseguono sia dal punto di vista dell’ampliamento dell’offerta, con proposte nel mercato del software middleware e in futuro nei servizi cloud, ma anche da quello della struttura organizzativa interna
Il tempo passa e Michael Dell, padre fondatore e tuttora padrone incontrastato con la funzione di chairman of the board and CEO, prosegue il percorso di trasformazione della società Dell.
Dopo la prima svolta epocale, con il passaggio dalla storica vendita diretta al recente impiego abbinato del classico canale distributivo, comunemente utilizzato da tutti gli altri fornitori concorrenti, ora affianca all’hardware anche l’interesse per le soluzioni software nell’ambito del middleware.
2012 IN CHIUSURA
Come ha spiegato Filippo Ligresti, country manager di Dell per l’Italia, elencando le dodici società impegnate nell’ambito del software che sono state acquisite nel corso del 2012, ciò si è rispecchiato anche in un cambiamento della struttura organizzativa interna, che ora è articolata in quattro divisioni rivolte alle aree delle soluzioni enterprise, server, cliente e anche software, mentre precedentemente era suddivisa per fasce di utenza, ossia PMI, grandi organizzazioni e pubblica amministrazione.
«Il nostro anno fiscale, che termina alla fine del mese – afferma Ligresti – ha mostrato una dinamica particolare, subendo anche gli effetti di un clima economico deteriorato sia a livello globale che europeo e locale. A ciò si deve aggiungere il costante cambiamento nei comportamenti sociali e aziendali, dove è ormai più giusto fare riferimento all’ICT come a un mercato da considerare maturo».
RISULTATI ATTESI
I dati numerici relativi all’andamento della società non vengono mai rilasciati per le organizzazioni locali e come si diceva, mancando poco tempo alla chiusura del bilancio, non sono ancora noti nemmeno i risultati a livello complessivo. Ligresti ha però comunicato la sensazione di un buon andamento nell’area server e una sofferenza nell’area client, che peraltro rappresenta più della metà del fatturato Dell, a causa di una concorrenza molto forte in questo segmento.
LUCI E OMBRE
Le maggiori soddisfazioni per Dell sono venute dalle soluzioni per il nuovo settore “mobile”, ossia il mercato degli ultrabook e dei tablet, dove i dati di crescita a livello mondiale sono ancora alti, e i produttori più recenti possono ancora conquistare significative presenze. Anche il software ha già fornito un contributo del 10% al fatturato globale di Dell e l’obiettivo per il prossimo anno punta a un incremento che dovrebbe portarlo al 15% circa.
La borsa, invece, nel 2012 non è stata per niente generosa con Dell, dove già negli ultimi cinque anni l’azione ha perso circa il 50% del suo valore. Infatti, anche nello scorso anno il titolo ha mostrato una forte volatilità. Secondo Ligresti le performance altalenanti sono dovute a una dinamica borsistica che non ha riconosciuto i valori fondamentali della società.
Ligresti sostiene infine che il nuovo anno sarà ancora di trasformazione e che gli obiettivi di Dell punteranno sulla capacità di mostrarsi come fornitore a 360 gradi, grazie a nuove offerte, sia hardware sia software, e all’ingresso nel mercato dei servizi cloud.