De Benedetti attacca Google: “Le regole valgano per tutti”

Il presidente del Gruppo l’Espresso, Carlo de Benedetti, accusa Google di fare concorrenza sleale e di non pagare le dovute tasse. “Abbiamo tutti paura”, ha detto

Al forum mondiale dell’editoria di Torino, il presidente del Gruppo l’Espresso, Carlo de Benedetti, ha attaccato Google, il cui executive chairman Eric Schmidt afferma che i giovani italiani non conoscono l’informatica, e il suo strapotere nel mondo dell’informazione online. “Abbiamo tutti paura di Google. Anche io. La più grande società editoriale al mondo non sarà mai in grado di fare concorrenza a Google e questo ha a che fare con la democrazia, perché una sana concorrenza editoriale è una garanzia per la democrazia”, ha detto de Benedetti.

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Le accuse del presidente del Gruppo l’Espresso arrivano dopo le preoccupazioni del Garante della Privacy sullo strapotere dei big del web e le accuse di concorrenza sleale lanciate nei confronti di Big G da Fedele Confalonieri, numero uno di Mediaset.

“Google deve seguire le stesse regole degli altri”

“Google è un’azienda straordinaria, siamo disponibili a collaborare e già lo facciamo, ma riteniamo che non faccia concorrenza corretta: utilizzano il global search per fare pubblicità. Google deve seguire le regole che si applicano a tutti gli altri, applicando le regole antitrust o cambiando il sistema di ricerca”, ha continuato De Benedetti. Inoltre, “queste compagnie over the top non pagano le imposte nei paesi in cui operano”. A tal proposito, la Commissione Ue ha ufficializzato un’indagine sul regime fiscale in Irlanda di Apple, Starbucks e una sussidiaria di Fiat.

L’ingegnere prevede che se le regole non cambieranno si verrà a creare “una oligarchia nel mondo digitale”. Per scongiurare questa eventualità, il presidente del Gruppo l’Espresso chiede “nuove forme di collaborazione, cosa che può fare solo la politica”, sottolinenado come “gli editori non chiedono privilegi alla politica, ma la possibilità di competere a parità di condizioni”. “Google segua le regole che si applicano a tutti gli altri”, ha infine concluso.

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