Il rover Curiosity ha scoperto che difficilmente troveremo alieni su Marte. L’atmosfera del Pianeta Rosso è troppa povera di metano, considerato uno dei segnali della presenza di forme di vita
Difficilmente i viaggiatori spaziale della missione Mars One, alle cui selezioni i cinesi hanno partecipato in massa, saranno accolti dagli alieni. Il rover della NASA Curiosity, che tra i suoi compiti ha anche quello di cercare forme di vita, ha scoperto che l’atmosfera di Marte è troppo povera di metano (solo 1,3 parti per miliardo) per sostenere l’esistenza. La presenza in elevate quantità di questo gas è considerato dagli scienziati uno degli indizi principali della presenza di forme di vita.
No metano no vita
Inizialmente i ricercatori dell’agenzia spaziale americana, la cui sonda Voyager 1 ha raggiunto lo Spazio interstellare, avevano creduto che alcune rocce trovate da Curiosity vicino ad un antico alveo fluviale potessero contenere tracce di fossili ma quest’ultima scoperta sembra avergli cancellato ogni speranza.
Un piccola speranza permane
Non tutti i ricercatori di Huston sono però così pessimisti. Michael Mayer, capo degli scienziati NASA, ha sottolineato che sulla Terra non tutti gli organismi producono metano. “Questi nuovi dati serviranno per indirizzare meglio le nostre ricerche. È vero che riducono la probabilità dell’esistenza di batteri produttori di metano su Marte, ma si tratta solo di un tipo di metabolismo di organismi microscopici. Infatti sulla Terra esistono molti altri microrganismi il cui metabolismo non produce metano”, ha spiegato Mayer.