Un equipe di ricercatori ha creato il primo cromosoma interamente artificiale. Questo, una volta inserito in un batterio del lievito, ha donato al microrganismo nuove capacità
Per la prima volta si è riusciti a creare un cromosoma completo totalmente artificiale. L’organulo sintetico in cui risiede la base della vita si chiama synIII e dopo essere stato inserito all’interno di un batterio Saccharomyces cerevisiae, comunemente conosciuto come lievito di birra, ha funzionato perfettamente.
Il progetto ha richiesto 5 anni ed è stato portato avanti dal team guidato da Jef Boeke della John Hopkins University e dal supporto di altri 60 studenti di diversi atenei.
Un lievito tuttofare
“La nostra ricerca sposta l’ago della biologia sintetica dalla teoria alla realtà”, ha dichiarato Boeke. Gli scienziati hanno effettuato oltre 50mila modifiche ad un genoma virale, eliminando quelle parti di DNA ritenute inutili per i futuri campi di utilizzo di questo organismo ibrido. Il vero passo avanti per la scienza, come sottolinea lo stesso coordinatore del progetto, risiede nel fatto che il cromosoma modificato funziona perfettamente all’interno di una cellula vivente complessa.
“Abbiamo dimostrato che le cellule con il cromosoma sintetico incorporato sono assolutamente normali, si comportano in modo praticamente identico alle cellule “naturali”, con la differenza che possiedono nuove capacità e riescono a fare cose che il lievito “selvaggio” non può fare”, ha affermato Boeke.
Il lievito OGM potrà essere utilizzato in futuro per produrre farmaci rari, vaccini, biocarburanti più efficienti e materie prime a scopo alimentare. Un’altra grande scoperta nel campo del genoma riguarda i “materiali viventi”, cioè organismi al cui interno sono stati inseriti minerali. Questi potranno presto essere sfruttati per realizzare nuovi sistemi di illuminazione e celle solari che reagiscono ai cambiamenti ambientali.