Per la commemorazione dei defunti del 4 aprile, in Cina saranno bruciate le effigi di carta degli smartphone di Cupertino. La cosa non è piaciuta al Governo che considera Apple “arrogante”
Quando si parla di culto per i prodotti Apple forse non si pensa a un eccesso del genere. Il 4 aprile in Cina, che ha scelto Ubuntu come software di Stato, è dedicato alla commemorazione dei defunti. La tradizione vuole che un’effige di carta sia bruciata come dono per coloro che non ci sono più. Quest’anno sembra che l’oggetto-simbolo preferito dai cinesi sia l’iPhone.
Il culto della Mela in Cina
La scelta dell’iPhone come dono per i morti non deve certo sorprendere. Apple ha venduto 2 milioni di iPhone 5 solo nel primo weekend dopo il lancio e la Cina è prima per numero di device mobili, che in buona parte appartengono alla Mela.
Pechino contro la tradizione hi-tech
Il Governo però non vede di buon occhio il simbolo scelto per il rituale. In primo luogo, Pechino vorrebbe evitare che questa tradizione contribuisca ad aggravare il problema ormai cronico dell’inquinamento, tanto che sono nati veri e propri “villaggi del cancro”. Secondo, i vertici del Paese non vedono di buon occhio Apple. All’azienda di Cupertino viene criticato il fatto che il prezzo dei propri smartphone in Cina sia superiore al resto del mondo e che i termini della garanzia per i prodotti della Mela non sono chiari (questo avviene anche in Europa).
Il Quotidiano del Popolo, un organo di partito, ha addirittura definito Apple “arrogante”. Inoltre, è di ieri la notizia che l’azienda cinese Zhizhen Network Technology ha accusato la Mela di aver violato con Siri un brevetto da lei depositato nel 2004.