Big Data. Insieme al cloud è una delle espressioni più utilizzate e più “IN” del momento. Insomma, è trendy. Nella sua accezione più generale fa riferimento alle modalità e alle tecnologie utilizzate per trattare volumi di informazioni costituiti da dati multi strutturati in costante aumento generati in una dimensione internet in continua espansione. Ma Big Data assume significato soprattutto se considerato in una visione prospettica che contempla il passaggio a un ecosistema di Internet of Things, dove la rete viene progressivamente popolata da dispositivi di vario genere e grado che moltiplicano il traffico globale digitale.
Come rileva Cisco, se nel 2003 i dispositivi connessi in rete erano 500 milioni, nel 2015 si prevede che la cifra possa raggiungere i 25 miliardi per poi raddoppiare nel 2020 arrivando all’iperbolica cifra di 50 miliardi di connessioni. Niente di più sbagliato, però, associare questi miliardi di connessioni ai soli dispositivi di accesso a internet, come pc, smartphone, tablet e tutto ciò che verrà progressivamente reso disponibile nell’ambito mobile. Quei 50 miliardi faranno sempre più riferimento a un mondo fatto di sensori che prolifereranno nell’ambito di una molteplicità di industry e servizi.
Un fenomeno che mette in gioco, da una parte la capacità di sviluppare tecnologie sempre più performanti in grado di supportare infrastrutture di rete coerenti con una dimensione in costante espansione, dall’altra la capacità di analizzare questi dati.
Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto la componente in grado di determinare il passaggio da dati a informazioni e, infine, conoscenza, è la business intelligence, considerata in tutte le sue molteplici sfaccettature tecnologiche, di applicazione e di sistema.
Sul fronte Big Data e Business Intelligence si giocherà una nuova sfida, che potremmo per l’appunto contestualizzare coniando il termine Big Intelligence, sfida che vede accomunate sia aziende di derivazione informatica tradizionale, come Ibm, Oracle, Sap, sia internet companies come Google, la cui intelligence si è sviluppata inizialmente per soddisfare esigenze di analisi dati relative al business internet di appartenenza.