Australia: gli hacker prendono in ostaggio iPhone e iPad

Decine di dispositivi nel paese sono stati bloccati da Oleg Pliss, nome di fantasia per indicare un hacker. Che però vuole soldi veri: 50 dollari a testa per sbloccarli

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Non c’è niente di peggio che svegliarsi, accendere il proprio iPhone e scoprire che è bloccato senza possibilità di usarlo. E’ quello che è successo qualche ora fa a decine di cittadini australiani che, dalla tranquillità delle loro case hanno gridato al mondo dei social network l’indignazione per ciò che è successo ai loro iDevice. A quanto pare, vari iPhone e iPad sono stati hackerati da un tantomatico Oleg Pliss, un hacker (più probabile un team di hacker) che, per riavere il dispositivo funzionante, richiede il pagamento di 50 dollari da inviare tramite PayPal. Gli utenti colpiti finora sono residenti del Queensland, NSW; Western Australia, South Australia e Vittoria che hanno ricevuto il messaggio sia sui loro iPad che iPhone. 

Il problema dell’accesso

Il problema non sembra facile da risolvere. Coloro che hanno un codice di blocco del terminale sembrano essere in grado di usare tutte le funzioni del dispositivo dopo aver inserito la password di sblocco. Più complessa la situazione per chi non ha impostato un simile codice, visto che non si è in grado di tornare al telefono (o tablet) in alcun modo. 

Colpa di un ransomware

Più che un vero atto hacker, sembrerebbe che dietro ci sia l’uso di un cosiddetto “ransomware”, un tool popolare usato dai criminali per estorcere denaro agli utenti, spaventandoli per inesistenti infrazioni del copyright o sull’abuso di minori. E’ un po’ quello che è capitato in Italia un paio di anni fa quando un ransomware metteva in guardia gli utenti di internet sul blocco del proprio computer a seguito di alcune indagini e verifiche. In quel caso non si poteva realmente accedere ad alcuna funzione se non al falso sito del Centro Nazionale anticrimine infomatico per la protezione delle infrastrutture crticihe (Cnaipic) dove veniva chiesto di inviare 100 euro. Era ovviamente una truffa messa in atto da criminali autoctoni per ricevere denaro su conti specifici. Nel caso degli iPhone e iPad australiani, qualora dovessero verificarsi casi simili in Italia, il suggerimento è rivolgersi direttamente ad un centro Apple per ripristinare il dispositivo e cambiare le credenziali di accesso. 

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