Le app della Mela hanno aumentato i prezzi da un minimo di 10 cent a un massimo di 1 euro. I motivi sono la debolezza dell’euro e la tassazione
C’è crisi, ma non nel mercato delle applicazioni. Apple ha deciso di ritoccare al rialzo i prezzi delle applicazioni contenute nel suo App Store. Gli aumenti variano da un minimo di 10 centesimi a un massimo di 1 euro per ogni singola applicazione.
Il ritocco del listino sembra interessare essenzialmente gli utenti europei, Italia compresa. I motivi dell’aumento non sono stati esplicitati, ma le ipotesi sono varie. Le più accreditate sono che Apple, con l’intento di assicurarsi i medesimi profitti in tutte le aree geografiche, avrebbe reagito alla debolezza dell’euro e all’aumento delle tassazioni nei Paesi Ue alzando appunto i prezzi delle app.
Questa nuova situazione non avvantaggia solo Apple ma anche i singoli sviluppatori che non vedono ritoccata la loro percentuale di profitto sulla vendita delle app (60% programmatore e 40% a Apple).
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