Anonymous oscura le istituzioni italiane

19 ottobre: anche gli hacker mascherati scendono in campo per supportare i manifestanti. Oscurati siti e portali politici

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Da una parte i manifestanti in piazza, dall’altro gli hacktivisti della rete. Così Anonymous, in occasione delle proteste del fine settimana, ha messo offline diversi siti istituzionali italiani come quello dello Sviluppo Economico, della Cassa Depositi e prestiti della magistratura contabile e del dicastero delle Infrastrutture. Tutto come conseguenza dei sollevameni popolari per le vie di Roma che, almeno in parte, si sono svolti in modo pacifico. L’operazione “Tango Down” ha colpito per quattro volte il web italiano, in minaccia all’austerità del governo.

La rete in piazza

“L’austerity è una delle componenti della perdita di significato dell’esistenza di ognuno. E’ evidente che solo ‘i pochi’ possono trarre vantaggio dalle sofferenze economiche alle quali sottopongono i molti” – si legge sul blog di Anonymous. “Questa – continuanuo gli hacktivisti – è la politica economica dello Stato italiano da quasi 30 anni: tagli alla spesa pubblica e sfruttamento del lavoro semischiavile dei profughi senza diritti per aumentare l’insicurezza sociale e ribassare il costo del lavoro di tutti i cittadini e gli stranieri. A chi giova tutto ciò se non ad un’imprenditoria vorace ed incapace di innovare ma capacissima di accumulare fortune estere con l’evasione?”

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