L’azienda guidata da Jeffrey Bezos sta pensando di rendere possibile la cessione definitiva dei diritti per gli e-book a un altro utente. Il processo, a pagamento, potrà essere ripetuto solo un certo numero di volte
Il brevetto pare sia già stato depositato, ora bisogna solo metterlo in pratica. Amazon, che nonostante gli utili in ribasso ha aumentato i suoi ricavi e la quotazione in Borsa, è pronta a creare un “mercato dell’usato” degli e-book. Così come succede sulle bancarelle, l’azienda di e-commerce ha intenzione di dare la possibilità ai propri utenti di cedere definitivamente ad altri i diritti su un libro digitale.
Già si prestano, ora il passo successivo
Amazon, che considera il Kindle Paperwhite il suo lettore di e-book più avanzato, ha già dato la possibilità ai suoi utenti di prestare un libro digitale ad altri. L’utente può cedere i diritti a un altro per un certo periodo di tempo. Una volta scaduta la cessione temporanea, il ricevente non può però averne una copia e i diritti tornano in toto all’autore del prestito.
Come funziona l’e-book usato
La vendita di un e-book usato funzionerà in modo molto simile al prestito già sperimentato da Amazon, che ha iniziato ufficiosamente una guerra con Apple lanciando i concorrenti di iTunes e Siri. Con il pagamento di una certa somma, trasferita sulla carta di credito collegata all’Account Amazon o forse in Amazon Coins, l’utente potrà acquistare definitivamente i diritti sull’e-book che un amico non ritiene più necessario. L’autore della vendita non potrà però più visionare il testo. Il passaggio di proprietà non sarà però infinito, dopo un certo numero di volte non sarà più possibile vendere il proprio “e-book usato”.
L’ostacolo maggiore alla realizzazione del progetto sono gli editori, che guadagnano solamente dalla prima vendita dei propri e-book su Amazon, che regala le tracce mp3 dei CD acquistati.