Irion festeggia vent’anni di attività con una ricerca

Irion festeggia vent’anni di attività con una ricerca

Da Torino focus su data management e IA: la survey, realizzata da Irion in collaborazione con il Politecnico di Milano, evidenzia che 3 aziende su 4 non sono pronte a utilizzare questa tecnologia

Irion, azienda italiana specializzata in data management, ha festeggiato presso la sua sede situata all’Environment Park, il Parco Tecnologico di Torino, i 20 anni di attività. Durante l’evento, sono state evidenziate le caratteristiche della piattaforma proprietaria per l’Enterprise Data Management e sono stati illustrati i risultati della ricerca sviluppata insieme al Politecnico di Milano sul tema del Data Quality Assessment per l’utilizzo delle AI nelle aziende italiane.

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In apertura, il Presidente di Environment Park, Giacomo Portas, ha sottolineato: «Torino è una città nota per aver partorito idee importanti. Una tradizione confermata da Irion. Poter celebrare insieme i vent’anni di attività ci rende particolarmente orgogliosi; questo traguardo rappresenta per EnviPark una storia di successo. In questi anni, infatti, abbiamo accompagnato l’azienda fin dalla sua nascita, seguendone l’espansione e lo sviluppo: da un piccolo ufficio fino ai quasi 2.000 metri quadrati di oggi. Inoltre, la condivisione con Irion di progetti innovativi, soprattutto legati al welfare aziendale, è un modello di collaborazione che caratterizza il Parco Tecnologico come comunità che guarda alla sostenibilità a 360 gradi».

Fin dal debutto, il 19 marzo 2004, l’obiettivo di Irion è stato quello di creare dei prodotti software per la gestione dei dati: «Abbiamo sempre lavorato con banche e società finanziarie, dove i sistemi sono tutti a silos informativi. Da qui l’idea di sviluppare Irion EDM, una piattaforma end-to-end con paradigma dichiarativo – 100% Made & Supported in Italy – per la gestione dei dati aziendali», spiega Alberto Scavino, CEO di Irion.

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Grazie a un approccio nativamente orientato ai metadati, gli utenti di EDM possono raccogliere dati da qualsiasi fonte (on-premises o cloud), governarli per garantirne il corretto utilizzo, trasformarli e condividerli con i vari stakeholder; inoltre, possono progettare infinite soluzioni di Data Management, relative cioè al processo di gestione dei dati, al fine di soddisfare esigenze aziendali specifiche.

Welfare aziendale al centro

Tra i clienti, Irion vanta 8 dei 10 maggiori gruppi bancari italiani, la metà delle principali compagnie assicurative e grandi aziende del settore energetico e manifatturiero.

«Il tema della data quality è sempre stato molto sentito ed è alla base delle ragioni del nostro successo – afferma Scavino «Ma c’è un altro aspetto che ha guidato la nostra realtà verso il successo: l’attenzione verso le persone. Al centro della nostra strategia c’è un modello di welfare aziendale ispirato a quello di Adriano Olivetti. Irion conta oggi su un team di 200 persone, ognuna delle quali rappresenta una risorsa. Investire sulle persone e sui loro talenti è per noi la chiave di volta. Crediamo infatti che il benessere dei dipendenti rappresenti una leva strategica per l’innovazione e la competitività.

Una ricerca sulla Data Quality per l’IA

In occasione del ventennale, Irion ha presentato, insieme al’Osservatorio Big Data & Business Analytics del Politecnico di Milano, una ricerca per evidenziare l’importanza della qualità dei dati nell’implementazione corretta dell’IA.

Dallo studio emerge che meno della metà delle imprese italiane si è dotata di programmi di Data Management, evidenziando la lentezza nell’adozione di tecnologie e processi efficaci. Inoltre, solo il 20% delle aziende è consapevole di aver subito costi a causa della scarsa qualità dei dati, percentuale che sale al 41% tra le aziende “AI-ready”.

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La survey mette in luce come la mancanza di Data Quality rappresenti quindi una perdita economica significativa, causando danni reputazionali, errori nella gestione dei processi, inefficienze e costi di compliance.

Il processo di internazionalizzazione

Irion punta a consolidare la sua presenza in Italia e guarda con interesse al mercato estero. «Abbiamo già  clienti in Spagna, Irlanda e USA. Negli Stati Uniti, in particolare, stiamo lavorando per espandere ulteriormente la nostra presenza attraverso accordi di collaborazione con partner locali. Il nostro obiettivo è infatti quello di esportare il nostro know-how in contesti internazionali», conclude Scavino.