Non distante dal centro del focolaio di coronavirus in Sudcorea, uno dei reparti di Samsung ha dovuto chiudere per alcuni giorni
Abbiamo scritto varie volte di notizie sui ritardi di produzione di diverse fabbriche in Asia, per l’epidemia di coronavirus. Sfortunatamente sabato, Samsung ha temporaneamente chiuso una filiale in Corea del Sud per un caso confermato di malattia, secondo quanto riferisce Reuters. Fino ad ora, Samsung era rimasta pressoché incolume dalla crisi ma con l’aumentare dei contagi proprio in Corea, il rischio di una diffusione si è allargato. Il suddetto complesso di fabbriche è situato nella città sudcoreana di Gumi, vicino al centro del più grande focolaio di coronavirus della Corea del Sud nella città di Daegu dove, stando a quanto riferito, i casi di infezione da malattia ammontano a circa 433.
Coronavirus, a rischio la produzione di Samsung
Suddetta fabbrica è responsabile solo della produzione di una piccola parte di telefoni di fascia alta di Samsung, in particolare il Galaxy Z Flip e il Galaxy Fold, principalmente per il mercato interno. La struttura è rimasta chiusa fino a ieri anche se il reparto in cui lavorava l’uomo risultato positivo alla malattia è ancora in corso di sanificazione e, probabilmente, tornerà ad aprire domani. I lavoratori che sono entrati in contatto con il dipendente in questione sono in quarantena e saranno sottoposti a test per la possibile infezione.
Samsung afferma che la produzione in altre fabbriche in Corea del Sud rimarrà inalterata, almeno per il momento. Viste le tempistiche, se dovesse accadere la stessa cosa per altri edifici, ci sarebbe un problema di produzione serio per la principale compagnia tech del paese. Da pochissimo, Samsung ha reso disponibile il Flip Z a livello globale mentre sono ancora aperte le prenotazioni della gamma S20, di cui il Galaxy S20 Ultra 5G è il fiore all’occhiello. Quanto e come il coronavirus possa aver impattato sulla disponibilità totale non è chiaro.
