Samsung avrebbe deciso di allungare i tempi di attesa per il suo smartphone pieghevole, come afferma un rapporto coreano
È improbabile che vedremo presto il Galaxy Fold di Samsung. O almeno così pare, stando a un rapporto del sito coreano Yonhap News, che riprende il piano di Samsung di attardare l’originario piano di rilasciare il telefono a giugno. Sembra infatti che la finestra temporale fosse più positiva del previsto, con una maggiore probabilità che la data di spedizione ai chi lo ha prenotato diventi luglio. Anzi, questa sembra un obbligo, visto che un mese dopo, se la storia non ci inganna, la compagnia svelerà il Note10, che seppur non si contrapponga funzionalmente al Fold, non potrà di certo vivere una simile messa in commercio. Secondo un portavoce ascoltato dal sito coreano: “Il programma di rilascio non è stato deciso, e lo annunceremo solo tra qualche settimana”.
Cosa sappiamo
Una fonte pare abbia detto a Yonhap News che il processo di risoluzione dei problemi individuati sul Fold stia richiedendo più tempo del previsto. Una tempistica che però dovrebbe essere meno dolorosa di quello che si avrebbe senza un’opposizione del governo americano a Huawei, che senza l’embargo sarebbe probabilmente già sul mercato con il suo Mate X. Questo prolungato ritardo significa che Samsung sarà probabilmente costretta a cancellare i preordini del Galaxy Fold, come da regolamento della FTC: l’azienda doveva spedire i dispositivi entro il 31 maggio, ma ovviamente non lo ha fatto.
“Se non riceviamo tue notizie e non avremo spedito il Fold entro il 31 maggio, il tuo ordine verrà automaticamente annullato – aveva sentenziato la compagnia in un’email inviata ai clienti all’inizio di maggio, continuando così – se non desideri che il tuo ordine venga annullato automaticamente il 31 maggio, puoi richiedere di mantenerlo e completarlo successivamente”.
I problemi con il Galaxy Fold sono venuti alla luce dopo che alcuni tecnici negli Stati Uniti avevano criticato la qualità di costruzione dei campioni ricevuti. I revisori hanno riferito che lo schermo cominciava a tremare dopo poche ore di utilizzo. Mentre, in alcuni casi, il difetto è stato attribuito alla rimozione di un proteggi schermo, non progettato per essere rimosso. Non è chiaro quando il dispositivo vedrà la luce del giorno ma almeno il ritardo permetterà di mettere da parte i 2.050 euro necessari all’acquisto.