#WeChangeIT Forum 2019, una giornata ricca di spunti e idee che ha messo al centro i “mal di testa” e i “mal di pancia” della community italiana dell’ICT

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Non è facile parlare di trasformazione digitale a una platea di professionisti, continuamente sotto pressione e stimolati su questo tema.

Velocità, potenza, affidabilità, sicurezza fanno la differenza. Ma come accelerare l’innovazione senza perdere il controllo?

Dal mondo dell’IT a quello della competizione del business, la metafora della macchina da rally ha funzionato: i campioni italiani – CIR 2018 Team Peugeot – Paolo Andreucci e Anna Andreussi, con il racconto della loro storia, hanno innescato un vivo dibattito sulla sinergia tra Navigatore e Pilota e tra IT e Business.

Non ci sono ricette uguali per tutti

L’innovazione in Italia procede a macchia di leopardo, e a volte per vie misteriose. Non ci sono ricette uguali per tutti. Siamo abituati a pensare ai chief information officer (CIO) come a una categoria omogena e compatta, votata a una sola causa e a una sola volontà. In realtà, non è così: molto dipende dal settore di appartenenza e dalle dimensioni, dalla voglia di rischiare e di mettersi in gioco. Da una parte ci sono i CIO con il “mal di testa” impegnati in progetti di trasformazione molto complessi. Dall’altra i CIO con il “mal di pancia” preoccupati che l’IT possa essere ridotta a un “bottone” perché tanto tutto è veloce, facile e prevedibile.

In mezzo, ci sono quelli che hanno deciso di trasformare se stessi e il proprio ruolo nel tentativo di stringere un’alleanza nuova con il Business.

Il tema dell’allineamento tra IT e Business non è nuovo. Lo diventa alla luce della velocità del cambiamento, un’evoluzione che coinvolge anche i CFO e tutte le line of business.

“Mal di testa” e “mal di pancia” sono gli effetti collaterali dell’adattamento all’accelerazione continua e alla convergenza tecnologica.

L’IT diventa sempre più centrale

L’IT diventa sempre più centrale come service provider, business partner e digital leader. Il dato è il nuovo fattore produttivo trasversale a tutte le imprese: l’infrastruttura in tutte le sue diverse declinazioni diventa funzione per renderlo sempre disponibile in velocità, sicuro e credibile. Tra opportunità e preoccupazione, il cloud – o meglio – i cloud non sono più un’opzione: ma si può discutere su come adottarli, tenendo sempre a portata di mano una exit-strategy. Si possono costruire data lake per riversare e contenere grandi quantità di dati, ma al tempo stesso la trasformazione digitale delle imprese può cominciare anche dal vecchio data warehouse esistente con la virtualizzazione dei dati: a patto che si sia disposti a considerare l’infrastruttura in una luce nuova. I progressi della virtualizzazione dei dati consentono di riconciliare i dati logicamente senza la necessità di portare tutto sulla stessa piattaforma.

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Il ruolo delle reti sarà sempre più strategico e la connettività di rete è condizione imprescindibile, con il 5G all’orizzonte: oggetti connessi fuori e dentro le imprese per migliorare la produzione dalla smart factory alla smart farm, ma anche la vita delle persone.

Il dominio complesso della decisione

Cloud, reti, dati, IoT, connettività, mobilità, sicurezza sono al centro delle strategie di trasformazione digitale. Gli investimenti ICT sono in crescita, ma mancano esperti cloud, IoT, security, AI, social. Ne emerge una fotografia del Sistema Paese a due velocità, con imprese impegnate a innovare e altre impegnate a decidere (e non è solo una questione geografica o di dimensioni). Infrastruttura tecnologica e organizzazione sono due facce della stessa medaglia. Il dominio della decisione è diventato un dominio complesso. Non solo in azienda. La stessa politica non è più luogo della decisione come la intendeva Platone, perché oggi – per decidere – la politica guarda all’economia, e l’economia per decidere guarda alle risorse tecnologiche.

Se la macchina a vapore è stata l’emblema della prima rivoluzione industriale, il futuro ha bisogno di una nuova energia. Che scegliate di essere “piloti”, “navigatori” o “alpinisti in cordata” – l’innovazione è il motore della crescita e non è solo tecnologica, ma parte dalle persone. Le imprese italiane sono campioni di resilienza e hanno bisogno di recuperare terreno. E per farlo, bisogna scendere dalla “locomotiva a vapore” dando solidità alle imprese per diventare Agili ma non più Fr-Agili.

Come accelerare l’innovazione

Al primo panel – “Come accelerare l’innovazione. Dati, architetture, processi, tecnologie e soluzioni” – hanno partecipato:  Giovanni Gerardi, Head of Business Intelligence & Advanced Analytics di Cattolica Assicurazioni; Gabriele Obino, country manager di Denodo Italia; Gianluca Nardone, Human Resources & Organization Director di Fater; Giuseppe Argirò, Responsabile Prodotti e Reti Imprese e Corporate – Direzione Innovazione di Intesa Sanpaolo; Maurizio Bonomi, Information Technology Director di A.C. Milan; Massimo Ceresoli, Head of Global Services Southern Europe di Orange Business Services; Stefano Brandinali, Group CIO e Chief Digital Officer di Prysmian Group; Camillo Moratti, Channel e Key Account Manager di Talend; Cristiano Simonetto, Group IT Director & E-commerce Manager di Tecnica Group.

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Come governare il cambiamento

Al secondo panel – “Come governare il cambiamento, l’impatto dei nuovi paradigmi tecnologici sul business” – hanno partecipato: Gianluca Giovannetti, Direttore Centrale Innovazione e Servizi Business di Amadori; Giancarlo Veltroni, CFO di Nexive e Presidente ANDAF Lombardia; Graziella Dilli, responsabile ICT e CIO ARPA Lombardia; Pierpaolo Crovetti, CIO di Brembo; Andrea Brembilla, Solutions Architect Manager Italy di Commvault; Pietro Amorusi CIO di d’Amico Società di Navigazione; Federico Protto, Amministratore Delegato di Retelit.

#WeChangeIT Award

Nell’ambito del #WeChangeIT Forum, Data Manager ha consegnato gli Awards 2019 per la trasformazione digitale a: 

  • Denodo per il progetto di DATA WAREHOUSE LOGICO realizzato per Seacoast Banking Corporation of Florida, con la seguente motivazione: “Per aver contribuito – con la creazione di un data warehouse logico utilizzando la virtualizzazione dei dati – a raggiungere l’obiettivo di autosufficienza delle informazioni e analisi dei dati, superando l’ostacolo di trovare e accedere ai dati necessari, e generando un impatto positivo sulle attività quotidiane di Seacoast e le decisioni di business”.
  • Orange Business Services per aver fornito i servizi cloud nell’ambito del progetto COPERNICUS dell’Agenzia Spaziale Europea con l’obiettivo di incrementare l’uso dei dati di osservazione della Terra. Copernicus è un’iniziativa dell’Unione Europea per fornire accesso libero e aperto a dati, modelli e previsioni quasi in tempo reale sul nostro Pianeta, raccolti da satelliti dedicati e osservazioni in situ. Questi dati di osservazione della terra sono fondamentali per aiutare a gestire la sicurezza globale e l’ambiente.
  • Retelit per il progetto di FORNITURA DI CONNETTIVITÀ DEDICATA realizzato per Tinexta – Gruppo Tecnoinvestimenti, con la seguente motivazione: “Per aver fornito un servizio di connettività ultra-broadband dedicata, mettendo in comunicazione le diverse società del Gruppo Tecnoinvestimenti (Tinexta) con connessioni fino a 40Gbps a bassissima latenza, assicurando la replica dei dati in tempo reale”.
  • Talend per il progetto BIG DATA PLATFORM realizzato per ACEA, con la seguente motivazione: “Per aver contribuito alla realizzazione di un sistema unico di rappresentazione e consolidamento delle informazioni in grado di produrre una visione globale dell’organizzazione”.

Premio speciale “Manager dei dati”

Data Manager, con il Premio Speciale “Manager dei Dati”, intende segnalare e valorizzare le giovani eccellenze professionali che hanno saputo innovare prodotti, servizi, processi e metodi di lavoro all’interno delle loro organizzazioni, coniugando capacità manageriali, creatività e scienza dei dati. La procedura di selezione è stata condotta dalla direzione e dalla redazione di Data Manager sulla base delle informazioni pubbliche dei candidati e delle segnalazioni ricevute nel corso dell’anno. Lo speciale riconoscimento è andato ad Andrea Maffeis, 37 anni, responsabile del sistema informativo territoriale e statistica del Comune di Bergamo. Dopo la laurea in ingegneria per l’ambiente e il territorio al Politecnico di Milano, ha collaborato, in qualità di assegnista di ricerca, con un dipartimento dello stesso ateneo occupandosi di GIS, Database Topografici e controlli di qualità di dati geografici. Dal 2009, è funzionario del Comune di Bergamo dove ha curato la realizzazione del geo-portale comunale e del portale di servizi online della direzione Territorio. Motivazione: “Per il contributo originale nella definizione di un approccio di processo e “data driven” che ha portato allo sviluppo del sistema informativo geografico nell’ambito della trasformazione del portale polifunzionale del Comune di Bergamo. Per avere svolto un ruolo complesso e spesso “ingrato” a metà strada tra il data scientist e il chief information officer. Per essersi occupato della raccolta dei dati per il portale open data e dell’elaborazione degli insight. Per aver bussato a molte “porte” chiedendo di tirare fuori i dati dai “cassetti”, con grande passione e molte ore di lavoro notturno. Dimostrando che il cambiamento nella Pubblica Amministrazione non solo è possibile ma è strettamente collegato alle competenze e al commitment delle persone.”

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Grazie a tutti per aver partecipato

Che cosa trasforma un semplice appuntamento in un evento? La partecipazione. L’edizione 2019 di #WeChangeIT Forum – sotto il patrocinio di AICA, ANDAF e AIDP – è stata un successo grazie al supporto di CommValut, Denodo, Retelit, Orange Business Services, Talend (Platinum sponsor) e di Equinix, Talentia Software, Tech Rain, YmprontaZscaler (Gold Sponsor). Perché le cose non si fanno mai da soli.
Un ringraziamento particolare va a Prysmian Group che ci ha ospitato nel suo headquarters, uno spazio innovativo, simbolo della fabbrica connessa – connubio perfetto tra funzione e architettura. Grazie ai relatori, per gli spunti e le idee che ci hanno permesso di costruire il palinsesto. E grazie anche a tutti i CIO, i CFO, i direttori marketing e direttori HR presenti in sala che con la loro partecipazione ci hanno aiutato a sviluppare il dibattito – sottraendo tempo alle loro agende fitte di impegni e alzando l’asticella del confronto.

Sono aperte le iscrizioni all’edizione 2020 del #WeChangeIT Forum di Data Manager a questo link www.wechangeit.it