La digital transformation sta cambiando il modo di lavorare delle aziende: non rappresenta il punto di arrivo del processo di innovazione ma è un percorso continuo che sta creando nuovi modelli operativi e di business per avere una maggiore interconnessione e cooperazione tra le risorse.
Oggi, questo è possibile grazie alla facilità di accesso alla principale risorsa alla base di tutta la trasformazione digitale: il dato. Queste tendenze sono confermate dai risultati del sondaggio realizzato dalla BCE su 74 grandi aziende europee non finanziarie che da sole rappresentano il 3,7% della produzione e l’1,7% dell’occupazione nel vecchio continente.
È quindi sui dati e sulla capacità di raccoglierli, gestirli, analizzarli ed elaborarli il più possibile in real-time che si gioca la vera partita. Qui, le nuove tecnologie e le nuove competenze – sulle quali Lutech investe da tempo – fanno e faranno sempre più la differenza tra chi vede solo la punta dell’iceberg e chi invece ha la piena consapevolezza della complessa realtà sottostante.
Non importa – infatti – se il target è il consumatore finale o un altro soggetto della filiera; la sfida che viene richiesta oggi a ogni azienda è di anticiparne le esigenze, creando proposte di servizi personalizzati o riconfigurando con flessibilità e rapidità i processi aziendali. Le tecnologie digitali sono il fattore abilitante indispensabile di questo percorso.
Nel manifatturiero, i primi passi della trasformazione digitale mettono il focus su impianti, persone e dati, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza dei sistemi, la competitività, la sicurezza e la velocità nella risposta alle esigenze di business. Parliamo quindi di smart manufacturing: nuove piattaforme digitali che mettono in connessione il mondo IT con quello della produzione grazie all’IoT, alla big data analytics e alle nuove tecniche di artificial intelligence per consentire, per esempio, di pianificare in anticipo gli interventi di manutenzione con importanti ritorni economici.
Anche nel settore finanziario, dove Lutech ha un’importante presenza storica, le tecniche di big data analytics e AI perfezionano i modelli predittivi con importanti ricadute sull’offerta e sull’efficienza dei processi di back-office e sui modelli di business. I modelli di servizio e di offerta dei prodotti finanziari evolvono verso una segmentazione molto più specifica, dove anche il canale tradizionale si rimette in gioco, ripensando lo spazio fisico e arricchendo le proposte con nuovi e più mirati programmi di loyalty.
Nel settore fashion – dove il nostro Paese conta brand di eccellenza a livello globale – il percorso di trasformazione digitale è il fattore critico di successo. Il mercato chiede time-to-market sempre più stretti per far vivere a clienti, sempre più esigenti, un’esperienza d’acquisto integrata, dinamica e personalizzata su tutti i canali di vendita, fisici e virtuali per innovare il customer engagement e raggiungere gli obiettivi di business.
La trasformazione digitale – quindi – si deve tradurre in maggiore efficacia, cioè incremento del volume d’affari e dei ricavi, e maggiore efficienza, ossia riduzione dei costi operativi. Tutto ciò è fondamentale per poter competere e vincere in mercati sempre più globali dove è necessario ridefinire costantemente il proprio posizionamento nella catena del valore. In sintesi, obiettivi di business sempre più sfidanti per intercettare le esigenze dei clienti e degli utenti e utilizzare queste informazioni per progettare prodotti migliori e fornire servizi personalizzati e di qualità.
Tullio Pirovano, CEO di Gruppo Lutech