La gamma dei Galaxy S10 arriva il 20 febbraio

La gamma dei Galaxy S10 arriva il 20 febbraio

A conferma delle più recenti indiscrezioni, Samsung presenterà i nuovi smartphone una settimana prima del Mobile World Congress di Barcellona

Con il CES 2019 oramai concluso, la tecnologia di consumo punta dritto al Mobile World Congress, che si terrà a fine febbraio come di consueto a Barcellona. Qui i top player del settore dovrebbero portare le loro più succulente novità e tra questi ci sarà, come da attesa, anche Samsung. La punta di diamante per l’edizione annuale è il Galaxy S10 in tutte le sue forme, ovvero almeno tre: Lite, Classica e Plus. Eppure, la coreana presenterà la franchigia rinnovata qualche giorno prima della kermesse iberica, almeno una settimana, a Los Angeles.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

La data fissata è quella del 20 febbraio, quando i Galaxy S10 arriveranno in antecedenza sull’evento catalano. L’indiscrezione era giunta, prima dell’ufficialità, dal The Korea Herald, più volte pronto a diffondere le notizie direttamente da persone interne della compagnia.

Cosa sappiamo

Già indiscrezioni precedenti parlavano di un annuncio il 20 febbraio, dunque bruciare le tappe rispetto al MWC non era effettivamente così strano, considerando che non sempre Samsung ha sfruttato l’appuntamento di Barcellona per svelare i suoi smartphone, dedicando occasioni ad-hoc in giro per il mondo.

Ma le tempistiche non sono l’unica novità circa i Galaxy S10. Pare infatti che nel portafoglio del produttore sia entrato un fantomatico Galaxy S10 E, sostituto o meno del Galaxy S10 Lite. Una nomenclatura mai vista finora ma che è apparsa sul sito del retailer MobileFun. Lo stesso che ha ribadito un paio di questioni tecniche sui telefonini, ad esempio che la versione classica e la Plus avranno uno scanner di impronte in-display mentre la E no; che il pannello sarà di 5,8 e 6,1 pollici per S10 E e S10 e d 6,4 pollici per S10 Plus. Si tratta di dimensioni molto probabili a questo punto, poiché le abbiamo notate diverse volte riprese in giro. Ne sapremo molto presto.

Leggi anche:  Stampanti “a prova di GDPR”