Sono 11 milioni gli iPhone portati a nuova vita grazie alla sostituzione delle batterie, modalità preferita all’acquisto di un nuovo modello
Secondo Apple, incalzata dai media e dai consumatori, la migliore idea per combattere il battery-gate è stata permettere di sostituire la batteria al prezzo ridotto di meno di 30 euro. Come sappiamo, la questione riguardava la possibilità che gli iPhone datati potessero soffrire problemi di prestazioni, proprio per volontà, da parte della Mela, di preservare la vita restante della batteria, senza sforzarla troppo. Questo no è piaciuto per nulla a organizzazioni e utenti, tanto da portare la compagnia statunitense all’apertura del programma di replacement scontato.
Un’operazione lodevole ma che ha causato perdite consistenti al gruppo guidato da Tim Cook. Secondo le informazioni raccolte da John Gruber del sito Daring Fireball, Apple si aspettava di eseguire 1 o 2 milioni di sostituzioni di batterie al massimo, che in realtà sono diventate circa 11 milioni. In sostanza, ciò significa che più o meno 11 milioni di persone avrebbero potuto acquistare un nuovo iPhone (o anche no, dipende) e invece hanno optato per una spesa da poche decine di euro.
Bella perdita
E potrebbe essere proprio questo il motivo per il quale Apple ha ridotto le aspettative sugli utili per il primo trimestre del 2019 in merito agli iPhone. A quanto pare, il programma di sostituzione della batteria, durato tutto l’anno, non è apparso evidente che dopo il lancio di iPhone XR e iPhone XS. Si può dunque sostenere che la Mela si sia gettata la zappa sui piedi, ma visto che Cupertino vive e vivrà della luce riflessa del suo brand ancora per decenni, probabilmente sopravviverà alla perdita e farà memoria della situazione per migliorare i prodotti e il servizio clienti.
Con la prossima generazione di iPhone attesa per l’autunno, di cui un modello anche col il 5G, il futuro per Cook e soci non può che essere roseo, al pari di quello di tutto il comparto mobile della spietata concorrenza.