Questo è l’iPad Pro 2018

iPad Pro 2018
iPad Pro 2018 si dota di Face ID ma senza notch e adotta lo standard USB di Tipo-C per connessioni migliori e accessori più vasti

Una vera rivoluzione: la tavoletta di Apple si dota di Face ID ma senza notch  e adotta lo standard USB di Tipo-C per connessioni migliori e accessori più vasti come anticipato di recente

Il 3 aprile del 2010 Apple cominciava a vendere i primi iPad. A distanza di oltre otto anni, come anticipato qualche giorno fa  la compagnia di Cupertino rivoluziona decisamente il suo concetto di tablet. Lo fa riducendo al minimo le cornici che ricoprono il dispositivo e portando a bordo di questo tecnologie derivate direttamente dalla famiglia degli iPhone XS, tra tutte il Face ID. Il bello è che lo fa senza nemmeno realizzare il fantomatico notch, la tacca superiore che divide lo schermo in una porzione entro la quale sono conservati i sensori di riconoscimento del volto.

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No, qui Apple è riuscita a minimizzare il chip tanto da integrarlo nel bordo della cornice, così da offrire un prodotto che, almeno esteticamente, sa molto di futuro. Ma non solo: a potenziare l’interfaccia c’è il processore Bionic A12X, che su iPhone XS e XS Max spinge in avanti le operazioni di machine learning e di natural language processing, ovvero di adattamento agli utilizzi da parte delle persone e di ottimizzazione di carichi e risorse.

Come è fatto

Ma quel suffisso dopo il nome, ovvero “Pro”, deve pur significare qualcosa. Questa è la risposta di Apple a oggetti come il Surface di Microsoft e il Galaxy Book di Samsung, cioè a prodotti pensati per un pubblico di professionisti. Non a caso, l’iPad Pro 2018, oltre a semplificare tutta la pletora di attività che sappiamo grazie ad iOS e alla Apple Pencil (di nuova generazione, con ricarica wireless e ancora non inclusa in confezione), monta sul lato inferiore una porta USB di Tipo-C, che serve sia a ricaricare il terminale che a svolgere funzioni vicine alla produttività. Ad esempio, con un adattatore ad-hoc, lo schermo dell’iPad viene proiettato direttamente su un monitor esterno, così da lavorare su entrambi senza problemi. E non è finita: l’iPad Pro può anche ricaricare un iPhone, fungendo da battery bank, forse un po’ costoso rispetto a quelli in giro ma sicuramente più versatile. Ora la parola sta al mercato, sperando questo iPad abbia una sorte migliore dell’iPhone XR che non ha di recente brillato per prestazioni

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