Come previsto, la compagnia ha rinnovato la sua linea di 2-in-1 e portatili, senza stravolgimenti ma con aggiornamenti hardware in linea con i tempi
Alla fine Microsoft non ha deluso le attese. Come era prevedibile, la compagnia americana ha aggiornato la sua linea di convertibili e notebook portando in scena dei dispositivi aggiornati dal punto di vista hardware, meno in quanto a design e funzionalità. Scelta giusta, se si guarda a mercati che solo negli ultimi mesi stanno riprendendo vigore, e dunque non necessitano di rivoluzioni che finirebbero solo con il creare maggiore confusione nei segmenti di riferimento. Per questo, le novità principali sono sotto la scocca: il Pro, ad esempio, è ora dotato di processori Intel di ottava generazione, con quattro core, mentre il Laptop guadagna in autonomia e persino in sottigliezza, perdendo qualcosa rispetto alla generazione precedente.
Come sono fatti
L’update porta entrambi al pari della concorrenza e permette di beneficiare di un notevole incremento nelle prestazioni, specialmente per le attività multithread. In generale, Microsoft afferma che il nuovo Pro 6 è fino al 67% più veloce del suo predecessore, mentre il Laptop 2 mostra un miglioramento dell’85%. Anche la durata della batteria è stata aumentata ed è di 13,5 ore per il Pro e 14,5 per il portatile.
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Le implementazioni, di fatto, terminano qua, visto che mancano altre caratteristiche che pure avrebbero fatto compiere ai modelli dei passi in avanti verso una maggiore standardizzazione. Pensiamo all’assenza delle porte USB-C a favore, ancora delle sorpassate Type-A, qualcosa a cui si dovrà giungere prima o poi. Ma c’è un aspetto, uno su tutti, davvero positivo: il Surface Pro 6, con Core i5, 8 GB di RAM e 128 GB di storage, parte da un prezzo di 899 dollari, minore del cartellino dell’antecedente. Non si hanno notizie circa l’arrivo in Italia ma non dovrebbero tardare più di tanto.