Apple è la prima azienda nel settore wearable ma Xiaomi incalza con 3,7 milioni di dispositivi distribuiti nel Q1 di quest’anno. La differenza restano i ricavi
Xiaomi è attualmente il quarto produttore di smartphone in Europa ma l’azienda cinese sta crescendo esponenzialmente anche nel settore wearable. Apple mantiene il primato in questo mercato ma la società fondata da Lei Jun la tallona seppur a una discreta distanza. La conferma arriva dall’ultimo report di Canalys relativo agli indossabili. Xiaomi, che ha aperto ufficialmente il suo primo Mi Store italiano nel centro commerciale di Arese, ha distribuito 3,7 milioni di dispositivi wearable nel primo trimestre del 2018 contro i 3,8 milioni della Mela. La differenza tra le due aziende rimane però enorme in termini di ricavi.
Apple è rappresentata nel settore wearable sostanzialmente da Apple Watch, che nel prossimo futuro potrebbe davvero avere uno schermo circolare. Xiaomi invece propone dispositivi di vario tipo e appartenenti a tutte le fasce di prezzo. L’azienda di Cupertino mantiene lo scettro nel campo degli indossabili per il fatto che l’80% del fatturato complessivo del settore deriva dagli smartwatch e solo dal 20% dagli smartband, articolo su cui Xiaomi, che sta preparando il suo debutto da record alla Borsa di Hong Kong, ha invece puntato forte. Limitandosi agli orologi smart, Apple è ancora prima seguita a grande distanza da Garmin con 1 milione di prodotti spediti nel mondo. In generale il settore wearable, ambito in cui Nokia ha deciso di smettere di investire, sta comunque crescendo a un ritmo piuttosto rapido. Nel primo trimestre di quest’anno sono stati distribuiti 20,5 milioni di dispositivi indossabili (+35% su base annua) grazie a una evoluzione delle funzioni disponibili per gli utenti e al miglioramento degli ecosistemi a essi legati.