Il processore di Qualcomm, grazie alla costruzione a 10 nm, permette di ottenere il 30% in più di prestazioni e godere di funzioni avanzate di intelligenza artificiale
Se l’intelligenza artificiale a bordo degli smartphone vuole diventare un trend per tutti, c’è bisogno di approdare su telefonini per la massa, non solo top di gamma. Per questo Qualcomm ha realizzato lo Snapdragon 710 che si pone proprio tale obiettivo. Grazie al processo di costruzione a 10 nanometri, il chip permette prestazioni del 30% superiori a quelle dello Snapdragon 660, che pure era riuscito ad alzare il livello delle attività possibili a bordo dei cosiddetti middle-level. Il 710 però sposta ancora più in avanti l’asticella, abilitando operazioni decisamente più innovative, tramite il cuore AI inserito nell’hardware octa-core costruito su architettura A-75.
Cuore intelligente
Come detto, pur presente sul precedente 660, le performance del 710 sono almeno doppie, almeno stando alle rilevazioni di Qualcomm. Molti dei vantaggi sono declinati all’aspetto fotografico visto che, come sulla concorrenza top, la AI consente di scattare con il supporto di algoritmi di riconoscimento di ambiente e soggetti, aprendo le porte anche a funzionalità simili al Face Unlock, di norma appannaggio di dispositivi più costosi. “Incorporando le principali novità AI e miglioramenti prestazionali, lo Snapdragon 710 è progettato per trasformare i prodotti dei nostri clienti in un assistente personale definitivo. Il miglioramento è evidente e va dalla fotocamera all’ottimizzazione della batteria, senza limiti di risposta e performance” – ha detto Kedar Kondap, vice presidente di prodotto di Qualcomm.
Non sappiamo quali dispositivi ospiteranno per primi il processore di ultima generazione ma pare che ci siano nell’aria già decine di brand interessati che probabilmente lanceranno i dispositivi dalla seconda metà del 2018.