Snapchat testa le menzioni nelle Storie

Alibaba vuole Snapchat

Snapchat sta testando un sistema per taggare i contatti all’interno delle Storie e minaccia il licenziamento del 10% del suo team di ingegneri

Una volta tanto è Snapchat a copiare la rivale Instagram. Secondo quanto riporta TechCrunch, l’app di messaggistica ha finalmente introdotto la possibilità di taggare i propri contatti all’interno delle Storie, ovvero i contenuti che si autodistruggono dopo 24 ore che ora anche Google ha deciso di introdurre all’interno dei risultati di ricerca. Menzionare un utente è molto semplice. E’ sufficiente inserire all’interno della Storia il nome del profilo preceduto dal simbolo @. La funzione è comunque ancora in una fase preliminare in quanto non prevede un sistema di autoinserimento. Ciò costringe quindi l’autore del collage di foto e video a ricordarsi a memoria l’account di chi vuole taggare. Inoltre pare che l’utente menzionato non riceva una notifica dell’avvenuta operazione. Snapchat ha confermato a TechCrunch che sta effettivamente testando la nuova funzione ma non ha rilasciato commenti sulla possibile data di rilascio ufficiale.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Le novità riguardanti l’app preferita dei giovani (al contrario di Facebook) non finiscono qui e non sono di certo positive. Il sito Cheddar ha pubblicato ieri una mail inviata ai dipendenti di Snap Inc da parte di Jerry Hunter, VP per l’engineering ed ex responsabile di Amazon Web Services, in cui annuncia il taglio di 120 lavoratori all’interno del team di ingegneri. Il debutto in Borsa è stato un passo falso per Snapchat che ora vuole concentrarsi sul colmare il gap tecnologico con Instagram. The Verge sottolinea che l’azienda ha deciso di ridurre le risorse dedicate all’hardware (in passato si parlava di un drone per i selfie) proprio per lavorare a pieno ritmo sulla stabilità del codice. In realtà in questi giorni è emerso che l’app di messaggistica potrebbe lanciare entro la fine dell’anno la seconda generazione dei suoi occhiali per la realtà aumentata Spectacles.

Leggi anche:  L'esperienza conversazionale di Google Ads arriva negli Usa