Il CEO di Uber, Dara Khosrowshahi, ha dichiarato che le prime self driving car per il trasporto pubblico saranno pronte entro la fine dell’anno prossimo
Uber è tra le aziende che ha massimizzato gli sforzi nel settore delle self driving car. L’azienda di San Francisco nonostante qualche problema iniziale ha già avviato i test su strada per la sua tecnologia di guida autonoma e pare sia pronta a lanciarla sul mercato entro pochi mesi. Il CEO dell’app di ride sharing, Dara Khosrowshahi, ha parlato con Bloomberg durante la conferenza #TheYearAhead di Davos (Svizzera) e ha confermato che i primi taxi senza conducente verranno presentati ufficialmente intorno alla metà del 2019. “Avremo vetture autonome sulle strade, credo, entro i prossimi 18 mesi. Non solo come per il test della tecnologia, ma anche per un loro impiego nel mondo reale”, ha detto l’AD di Uber.
L’arrivo delle self driving car nella flotta di Uber, che sta collaborando con Nvidia per i chip dedicati all’intelligenza artificiale che gestisce i vari sistemi automatici di guida, non significa che i driver perderanno il loro lavoro. Khosrowshahi ha confermato che saranno gli utenti a decidere se scegliere il trasporto classico o questa nuova tecnologia. Questa strategia è dettata dal fatto che nonostante le vetture senza conducente porteranno enormi vantaggi in termini di sicurezza stradale, non sono comunque esenti da rischi e problematiche. Il manager ha fatto l’esempio della città di Phoenix in cui le strade non sono mappate in modo dettagliato e le condizioni meteo sono spesso instabili. In questa città si prevede che il 95% delle corse avverrà quindi nella modalità classica.
Uber deve vedersela con diversi concorrenti nel settore delle self driving car. Al primo posto troviamo senza ombra di dubbio Waymo di Google. Quest’ultima ha già avviato la sperimentazione di un servizio taxi senza conducenti e inoltre accusa la rivale di averle rubato informazioni segrete sul sistema LIDAR grazie a un team di spie allestito appositamente a questo scopo.