Gli USA bloccano la vendita di MoneyGram ad Alibaba

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Le autorità statunitensi impediscono ad Alibaba di acquisire MoneyGram per proteggere la sicurezza nazionale. La Cina chiede maggiore cooperazione

Da tempo il colosso cinese dell’e-commerce Alibaba sta cercando di espandersi nel settore finanziario anche in ambito internazionale dopo aver conquistato la sua patria natia con servizi come Alibaba Pay. In quest’ottica l’azienda fondata da Jack Ma ha avanzato un’offerta per MoneyGram, azienda statunitense specializzata nel trasferimento di denaro. Gli USA negli ultimi anni sono sempre stati piuttosto guardinghi quando si tratta di fare affari con la Cina ma subito dopo l’elezione di Donald Trump il fondatore di Alibaba aveva quasi convinto l’attuale Presidente USA con un piano di sostegno alle piccole e medie imprese locali e la promessa di 1 milione di nuovi posti di lavoro. Lo stesso Trump, che ha posto il veto a tutti i prodotti Kaspersky con lo scoppio dello scandalo Russiagate, lo aveva definito “un grandissimo imprenditore”. Le aspirazioni del CEO del sito di e-commerce si sono però scontrate con il protezionismo delle autorità statunitensi.

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Ant Financial Service, divisione finanziaria di Alibaba, aveva proposto 1,2 miliardi di dollari per acquisire MoneyGram che aveva accettato l’offerta. Il Comitato sugli investimenti stranieri negli Usa (Cfius), che riporta direttamente al Dipartimento del Tesoro, ha però negato il sostegno all’operazione come misura per difendere la sicurezza nazionale.

La Cina ovviamente non ci sta e chiede a Washington “parità di condizioni e un ambiente prevedibile” per cui le sue imprese possano investire negli USA nel rispetto delle regole locali ed internazionali del mercato. “Vogliamo lavorare con le autorità per stabilire vantaggi reciproci in modo da far progredire la nostra cooperazione economica, perché questo risponde agli interessi dei due popoli”, afferma Geng Shuang, portavoce del ministro degli Esteri cinese.

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Nonostante il giro d’affari tra i due Paesi sia stato di ben 46 miliardi di dollari nel 2017 questa non è la prima volta che l’amministrazione Trump blocca operazioni finanziarie con Pechino. A settembre Canyon Bridge Capital Partners, azienda direttamente collegata al governo cinese, non ha ottenuto dalle autorità americane il benestare per acquisire Lattice Semiconductor per 1,3 miliardi di dollari.