La Francia contro WhatsApp per la condivisione dati con Facebook

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Il Garante per la protezione dei dati personali francese chiede a WhatsApp di interrompere lo scambio di dati con Facebook se non vuole rischiare una multa salatissima

Nuovi guai per WhatsApp e la sua politica per tutelare la privacy degli utenti. La chat l’anno scorso ha avviato lo scambio di dati personali con Facebook allo scopo di implementare la sicurezza ma soprattutto dare ulteriore supporto alle attività di marketing dell’azienda proprietaria. Oggi in Francia il CNIL, l’omologo d’Oltralpe del nostro Garante della privacy, impone all’app di messaggistica la sospensione di questa operazione che avviene senza il consenso degli utilizzatori. WhatsApp ha 30 giorni di tempo per evitare di incorrere in una multa milionaria.

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La vicenda tra il CNIL e la chat più utilizzata al mondo è iniziata quando l’autorità ha chiesto un campione dei dati trasferiti verso i server di Facebook. WhatsApp si è rifiutata di fornire questo tipo di informazioni in quanto soggetta solamente alle leggi statunitensi e visto il suo atteggiamento poco collaborativo è arrivata la minaccia della sanzione. L’agenzia francese ritiene infatti che lo scambio di dati tra le due aziende sia poco trasparente e difficilmente annullabile da parte degli utenti. L’app di proprietà di Facebook, che ha qualche problema con la nuova funzione che consente di cancellare i messaggi già inviati, ha dovuto sospendere la raccolta e condivisione di informazioni anche in Germani e Regno Unito mentre in Italia è stata multata di 3 milioni di euro dall’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato). Per lo stesso motivo il social network ha invece ricevuto una sanzione di 110 milioni di euro dall’Unione Europea.

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