Un tool specifico scandaglierà per bene il social network alla ricerca di banner e messaggi pagati per cercare di manipolare gli elettori
La Russia è l’esempio più conclamato ma non è detto che non ci siano stati altri paesi che abbiano sfruttato Facebook con messaggi di propaganda politica fasulli. Per questo, il team di Mark Zuckerberg rilascerà presto un tool interno atto proprio a scandagliare la rete, alla ricerca di banner e adv che siano stati creati appositamente per cercare di veicolare decisioni sulla massa, a scopo politico. “Per noi è importante che le persone capiscano come gli attori stranieri abbiano usato la piattaforma in vista delle elezioni del 2016” – ha spiegato la multinazionale. Il riferimento, come detto, è alla Russia e alle pubblicità contro Hillary Clinton e a favore di Trump ma si potrebbe dire lo stesso per il referendum britannico sulla Brexit e altri tipi di attività elettorali su larga scala.
Cosa fare
Non è ben chiaro come funzioni lo strumento di indagine di Facebook. Per ora sappiamo che il sito e le app per smartphone e tablet potranno avvisare gli iscritti quando viene piazzato un Like su una pagina considerata collegata all’IRA, la Internet Research Agency di San Pietroburgo, rea di aver prodotto fake news e relativi post nei mesi precedenti alle elezioni americane dello scorso anno. In questo modo, capiremo che quelle fanpage sono in un certo modo dipendenti dall’organizzazione russa e, molto probabilmente, complici di propagare contenuti falsi. Anche se relativo al caso specifico, il tool potrebbe essere un ottimo metodo per segnalare altre pagine fake sul social network. uno dei tanti modi per combattere le bufale, visto che oggi non si è ancora arrivati a una soluzione definitiva del problema.