Tesla ha sviluppato nuove colonnine elettriche più piccole e meglio posizionabili in contesti urbani ma ha perso in energia erogata
Per la diffusione della mobilità elettrica è fondamentale avere a disposizione colonnine di ricarica poste in modo capillare per le città e che siano soprattutto accessibili in modo agevole. Tesla ha provveduto a diffondere per gli Stati Uniti circa mille stazioni di ricarica rapida ma a causa delle loro dimensioni eccessive risultavano inefficienti per le esigenze dei loro clienti. L’azienda guidata da Elon Musk, che sta cercando di realizzare un servizio di streaming proprietario da integrare sulle sue vetture, ha quindi sviluppato nuove colonnine più piccole che sono già state installate a Chicago e Boston.
Ridurre le dimensioni delle colonnine ha permesso a Tesla di porle in punti strategici delle città come vicino a supermercati, centri commerciali e nel cuore del distretto urbano. In questo modo per gli utenti è più semplice trovare una stazione di ricarica senza dover percorrere lunghe distanze. Il cambio di strategia ha però avuto un impatto negativo sulle prestazioni delle colonnine. Quelle attuali offrono una potenza di 120 kW e un tempo di ricarica di 30 minuti mentre questa nuova soluzione offre un massimo di 72 kW e aumenta l’attesa per una ricarica completa fino a 50 minuti.