Tesla progetta con AMD i processori per la gestione dei dati delle self driving car
Gestire l’enorme mole di dati necessari per muovere una self driving car in sicurezza è un’operazione complicata. Solo processori ad alte prestazioni possono garantire un’efficace analisi delle informazioni sullo spazio circostante, la velocità e tutti gli altri parametri necessari per la guida autonoma. Tesla, che ha diffuso negli USA nuove colonnine di ricarica elettrica, è convinta delle potenzialità del suo sistema Autopilot e secondo quanto riferisce CNBC sta collaborando con AMD per realizzare chip di nuova generazione.
A capo del progetto ci sarebbe Jim Keller, Vice President per l’hardware di Autopilot in Tesla. Il progettista è passato da AMD all’azienda di Elon Musk nel 2015 e presso il produttore di chip ha curato lo sviluppo di prodotti di successo come K7, K8 e Zen. Il team guidato da Keller si compone di 50 persone che lavorano per coniugare hardware e software sfruttando diversi brevetti di AMD. La realizzazione vera e propria del cip sarà affidata a Globalfoundries, che avrebbe già fornito a Tesla alcuni prototipi da testare. Una conferma della collaborazione arriva dalle parole del CFO di AMD, Devinder Kumar, che ha annunciato che nel 2018 il business dei processori personalizzati non sarà solamente legato alle console per videogiochi di Sony e Microsoft.
Per il produttore di chip avere Tesla tra i suoi clienti sarebbe un vero e proprio affare. Grazie ad Elon Musk potrebbe ampliare i suoi orizzonti in un settore in forte crescita come le self driving car e allo stesso tempo assestare un duro colpo alla rivale Nvidia, che da anni è partner di Tesla per l’hardware legato alla guida autonoma. Nel frattempo anche Samsung si sta impegnando nel campo dell’automotive con un fondo da 300 milioni di dollari creato con Harman per lo sviluppo di apparati per self driving car.