Un lampo in casa Microsoft: al via migliaia di licenziamenti

La conseguenza dell’unione della divisione “SMB” ed “Enterprise” porterà a un eccesso di figure che dovranno essere tagliate. E poi la chiamano innovazione

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Microsoft lascerà a casa migliaia di lavoratori. L’indiscrezione arriva direttamente dalla stampa statunitense che tira in ballo l’unione della divisione small and medium business (le pmi) con quella enterprise per giustificare il taglio che dovrebbe essere ufficializzato a giorni. La volontà della multinazionale di Redmond di concentrarsi sempre più sul cloud pare abbia causato un eccesso di figure attualmente non considerate come parte integrante dei nuovi progetti di business. I licenziamenti potrebbero già essere avvenuti visto che l’anno fiscale di Microsoft finisce il 30 giugno e sarebbe dunque strano che a partire dal 1 luglio la compagnia si porti dietro un fardello così pesante da gestire. Ma siamo nel campo delle ipotesi.

Cosa succede

Nei giorni scorsi Bloomberg aveva già stuzzicato i pensieri dei detrattori spiegando come all’interno della società vi fosse già l’idea di una riorganizzazione, in diversi settori produttivi. “Il cambiamento sarà epocale, uno dei più significativi degli ultimi anni, soprattutto nel reparto vendita” – scriveva il sito. Epocale forse è esagerato ma consideriamo quella chè stata la forza lavoro di Microsoft negli ultimi 12 mesi: 2.850 lavoratori lasciati a casa nel 2016, inclusi 900 commerciali, 1.859 tecnici della divisisone smartphone licenziati e prima 7.800 figure eliminate, legate all’acquisizione del business mobile di Nokia, che non ha mai portato a risultati concreti, tali da spostare i grandi numeri del bilancio.

Mobile first?

Insomma, “cloud first, mobile first” resta il diktat di Nadella, che non pare aver intenzione a passare, anche solo per un attimo, all’ “employee first”, che pure sarebbe pieno di significati. Al momento non si hanno notizie ufficiali ma oltreoceano sono sicuri di un annuncio a breve, al massimo in settimana. Più che una speranza pare un obbligo nei confronti degli investitori, che vorranno capire cosa stia succedendo in quel di Redmond.

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