La prima edizione dell’IDC Insurance Day, tenutosi a Milano a metà giugno, ha analizzato i fenomeni dell’insurtech e soprattutto dell’Internet of Things, come strumenti per realizzare nuovi modelli di business e di ricavi
Roadmap innovative e nuovi paradigmi. E tanta disruption. Anche nel mondo delle Assicurazioni la digital transformation sta determinando notevoli cambiamenti. Perché tra big data, analytics, Internet of Things e quello che si comincia a definire “insurtech”, il mondo dell’Insurance non è più quello di una volta. Bene ha fatto quindi IDC, a organizzare a metà giugno a Milano la prima edizione dell’IDC Insurance Day. Lo specialista in ricerche sul mercato dell’ICT ha chiamato a raccolta esponenti di spicco del comparto assicurativo italiano ed europeo, oltre ad alcuni dei principali vendor, come DXC Technology, SAS, e Schneider Electric, con lo scopo di offrire alle assicurazioni, agli intermediari finanziari e alle bancassicurazioni presenti in Italia un momento di confronto nell’ambito dell’innovazione tecnologica e digitale. È un fatto, come non è stato fatto rilevare da più parti, che le aziende del settore assicurativo si sono rivelate meno leste ad adottare le nuove tecnologie, rispetto per esempio agli operatori del banking o del retail. Oltre al ritardo, questo ha determinato anche una serie di ostacoli nel percorso verso la trasformazione digitale: sistemi legacy ormai datati, non pochi processi svolti ancora manualmente, substrati accumulati di regolamentazioni e normative in materia di privacy e protezione dei dati, e infine un sottofondo di resistenza culturale verso l’innovazione.
Voglia di voltare pagina
Ma la voglia di cambiare pagina ha per fortuna contagiato anche il mondo Insurance, come ha fatto notare Fabio Rizzotto, Senior Research & Consulting Director di IDC Italia, citando anche le risultanze di un’indagine condotta recentemente dalla stessa società di analisi del mercato su un campione di 87 assicurazioni europee, Italia compresa. A livello continentale, è emerso che la maggior parte delle imprese del settore intende incrementare del 5-10 per cento la spesa IT nel corso di quest’anno. Più in dettaglio, il 49 per cento delle aziende del campione sta già utilizzando servizi di cloud pubblico, mentre un ulteriore 10 per cento si aggiungerà nel 2017. È anche interessante notare che un trend simile si verifica per big data e analytics, già in uso presso il 46 per cento delle assicurazioni europee e in previsione quest’anno presso un ulteriore 10 per cento. Andando invece a esaminare l’Internet of Things, IDC ritiene che questa tecnologia abbia già iniziato a modificare profondamente il settore Insurance a livello globale, spingendo le aziende a formulare nuovi modelli assicurativi per venire incontro alla crescente domanda da parte dei clienti di servizi, prodotti ed esperienze altamente personalizzate.
Puntare sull’Internet of Things
Secondo la società di analisi e ricerche, da qui a poco più di un paio d’anni, cioè entro il 2019, le nuove polizze assicurative basate su tecnologie IoT rappresenteranno il 15 per cento del mercato assicurativo auto e il 10 per cento del mercato assicurativo casa. Non stupisce quindi constatare che quasi il 60 per cento delle aziende interpellate abbia già in uso l’Internet of Things, anche se sono il 10 per cento ha in mente ulteriori piani di espansione. Più della metà delle aziende che hanno già adottato l’Internet of Things non ne fa ancora un uso strategico: il 55 per cento circa ha infatti dichiarato di usare l’IoT per la semplice raccolta di dati oppure per la raccolta e l’analisi ma senza riflessi sul business. Il restante 45 per cento circa, sempre di chi usa l’IoT, lo ha adottato per migliorare i processi operativi o per nuovi modelli di business e di ricavi. In questi ultimi ambiti non sono mancati gli esempi virtuosi, nell’ambito dei servizi avanzati di connettività, soprattutto nelle aree del digital lifestyle, delle connected car e della domotica.