Iera sera WhatsApp è stato inutilizzabile per circa 3 ore. Mentre i tecnici cercano la causa del malfunzionamento, in Rete è scattata in automatico la polemica e l’ironia
Ieri sera il panico si è diffuso in tutto il mondo quando WhatsApp, l’app di messaggistica con oltre 1 miliardo di utenti a livello globale, ha smesso di funzionare. Dalle 22:00 circa di mercoledì 3 marzo diversi utenti non hanno potuto accedere alle loro conversazioni, che con il prossimo aggiornamento potranno essere messe in evidenza. Il problema sembra sia stato risolto in via definitiva e la chat è tornata online. Le cause del malfunzionamento non sono però ancora state chiarite.
Ieri diversi utilizzatori di WhatsApp hanno cercato di contattare l’azienda tramite i suoi canali social per sapere quando il servizio sarebbe stato ripristinato ma non hanno ottenuto risposta. Approfittando del post in cui Mark Zuckerberg annunciava i risultati finanziari di Facebook per il secondo trimestre di quest’anno, un intraprendente utente brasiliano ha chiesto direttamente al CEO del social network il perché del disservizio. Il numero uno dell’azienda di Menlo Park, che ha acquisito WhatsApp circa 3 anni fa, si è scusato per l’inconveniente e ha confermato che i tecnici stavano lavorando per riportare l’app al corretto funzionamento.
Un portavoce dell’app di messaggistica ha confermato che il problema ha riguardato diversi Paesi ma che è stato risolto in via definitiva. Il blackout avrebbe riguardato sia la versione iOS sia quella Android. Come succede spesso in questi casi, il blocco di WhatsApp ha scatenato la polemica e l’ironia in Rete. Su Twitter l’hashtag #Whatsappdown è diventato trending topic in pochi minuti e sono stati creati un’infinità di meme sull’argomento. Alcuni ad esempio hanno sottolineato che il blackout ha dato nuovamente senso alle promozioni sugli SMS mentre altri hanno criticato chi si lamentava del disservizio invitandoli a dialogare con le persone faccia a faccia.