Samsung ha implementato il processo produttivo a 10 nanometri e ha reso i chip ancora più performanti e attenti ai consumi
Samsung ha annunciato di aver ulteriormente migliorato il processo produttivo a 10 nanometri LPP (Low Power Plus) che molto presto sarà utilizzato per i processori Exynos. L’azienda coreana ha già iniziato ad adeguare la sua linea di produzione nell’impianto di Hwaseong e afferma che i primi chip saranno pronti entro la fine dell’anno.
Grazie all’implementazione della struttura 3D FinFET, Samsung è riuscita a incrementare del 10% le prestazioni e a ridurre del 15% i consumi energetici rispetto ai chip prodotti a 10 nm di prima generazione o 10 LPE (Low-Power Early). Quest’ultima è la tecnologia attualmente utilizzata sui chip Exynos installati su Galaxy S8, che stando ad alcune voci inizialmente avrebbe dovuto possedere una doppia fotocamera posteriore. Lo stesso processo produttivo sviluppato da Samsung in futuro potrebbe essere sfruttato anche per i prodotti top di gamma di Qualcomm, che ha risposto alle accuse di Apple sulle licenze con una contro denuncia.
La tecnologia dei chip corre a una velocità impressionante con l’obiettivo di renderli sempre più piccoli ed efficienti. Samsung non ha ancora parlato pubblicamente della produzione a 7 nanometri ma si prevede che possa introdurla entro il 2019. TSMC ha invece dichiarato che sfrutterà questa nuova tecnologia già a partire dell’anno prossimo. Restando in tema di componenti, pare proprio che Apple abbia deciso di produrre in autonomia le GPU. La conferma arriva dall’azienda britannica Imagination Technologies, che ha annunciato la sospensione delle forniture per i prossimi dispositivi della Mela.