Google ha aggiornato il suo algoritmo per il posizionamento in modo da favorire una corretta informazione online e fermare la diffusione di fake news, violenza e razzismo
Le bufale online sono sempre esistite ma solo oggi il problema ha assunto un impatto globale in grado di provocare seri danni a livello politico, sociale e anche per quanto riguarda la salute delle persone. A ciò si aggiunge la dilagante violenza verbale, messaggi di odio verso le minoranze, razzismo e tutti quei contenuti che invece di unire portano solo divisione e sofferenza. Google è il più importante motore di ricerca al mondo e insieme ad altre aziende come Facebook, Twitter e Snapchat ha cercato di tamponare questi fenomeni. Addirittura è nato un vero e proprio consorzio dedicato a favorire la diffusione di una corretta informazione in Rete. Google ha fatto il possibile per combattere le fake news ma fino ad oggi si è trattato di soluzioni temporanee ed era quindi necessario pensare a una strategia a lungo termine. Big G ha quindi annunciato sul proprio blog di aver aggiornato il suo algoritmo per il posizionamento dei siti sul motore di ricerca penalizzando quei portali che diffondono bufale e false notizie.
“Stiamo compiendo un altro passo per continuare a far emergere più contenuto di alta qualità dal web”, scrive Ben Gomes, VP di Google Search. Per raggiungere il suo scopo, Big G ha lavorato a “miglioramenti al search ranking, modi più semplici perché le persone possano fornirci feedback diretti e ancora più trasparenza su come funziona la ricerca”. Innanzitutto sono state aggiornate le linee guida degli addetti che si occupano della valutazione dei siti per l’indicizzazione e lo stesso vale per l’algoritmo automatico. In questo modo sarà possibile “far emergere le pagine più autorevoli e far retrocedere contenuti di scarsa qualità”. Anche gli utenti saranno responsabilizzati e potranno aiutare la lotta alle fake news attraverso un apposito sistema di feedback. Ad esempio si potrà segnalare se il completamento automatico suggerisce keyword inappropriate.
Gli utenti potranno anche valutare la veridicità dei cosiddetti “Featured Snippet”, ovvero i riassunti automatici mostrati nella parte alta della pagina dei risultati di ricerca e realizzati a partire dai contenuti presenti sui singoli siti. “Questi nuovi meccanismi di feedback includono categorie chiaramente identificate in modo che possiate informarci direttamente se trovate contenuto sensibile o inutile”, spiega Google. Infine, il colosso di Mountain View ha aggiornato la propria guida online “How Search Works” per aiutare i navigatori a comprendere come l’azienda decide su temi come indicizzazione e posizionamento.