Il prossimo smartphone che uscirà dai laboratori di Mountain View potrà contare sul più recente processore di Qualcomm, a differenza di molti competitor
Maggio sarà un mese pienissimo per Google. Dal 17 al 19 si terrà la conferenza per sviluppatori I/O 2017, durante al quale non sono attese solo novità tecniche ma anche di spessore per gli utenti consumer. Se lo scorso anno il palco aveva visto come protagonista il primo Pixel con il debutto della piattaforma Daydream VR, questa volta toccherà alla seconda generazione di smartphone della casa, che dovrano bissare il successo (almeno oltreoceano) del predecessore. Se vige il più assoluto riserbo su design e funzionalità particolari, il Pixel 2 ha una certezza: la presenza del recente processore Snapdragon 835 di Qualcomm. Si tratta del SoC con cui Samsung avrebbe stretto un accordo di esclusiva, almeno fino alla commercializzazione del Galaxy S8, partita proprio oggi. Dal giorno seguente dunque, qualunque brand potrà rendere disponibile il proprio dispositivo potenziato dall’ultimo chip, attualmente il più performante in circolazione.
Come sarà il Pixel 2
Come l’edizione 2016, anche i nuovi Pixel verranno declinati in due versioni. La prima, dal nome in codice “muskie” è la variante Plus mentre “walleye” rappresenta la classica, differente solo per le dimensioni del display. A fianco di queste sembra esservene una terza, “taimen”, riferita a un dispositivo ancora più grande, probabilmente un piccolo tablet con funzionalità telefoniche, così da accontentare anche gli amanti dell’oversize. Tra le caratteristiche più attese vi è un migliore design (senza cornici?) e una fotocamera più performante, forse in modalità “dual” sul retro. Anche se l’attenzione è tutta sull’implementazione della piattaforma di realtà virtuale Daydream, concretizzata dai visori Daydream View, belli da vedere ma impossibili da indossare, almeno ufficialmente, dalle nostre parti.