Dopo un incidente avvenuto in Arizona, la compagnia ha preferito bloccare temporaneamente i test in strada per far chiarezza sulle cause
Un giorno gli incidenti tra auto senza pilota non saranno interessanti come oggi, ma in tempi in cui stiamo assistendo a uno sviluppo costante della tecnologia, non possiamo fare a meno di riportarli. L’ultimo, in ordine cronologico, ha interessato un modello di self driving car di Uber, mentre circolava tra le strade di Tempe, in Arizona. Sappiamo quanto la compagnia più amata dai tassisti abbia combattuto per avviare i suoi test in parte degli Stati Uniti, come in California, a causa di alcune procedure legali, ma adesso si è vista costretta a frenare sui test in strada, almeno nello stato in cui è avvenuto il suo primo (documentato) sinistro.
#UPDATE: No injuries yet reported in an accident involving a self-driving #uber, captured by @fresconews user Mark Beach in Tempe, AZ. pic.twitter.com/kmizvRD5WP
— Fresco News (@fresconews) 25 marzo 2017
Ancora colpa dell’uomo
Stando alle prime informazioni, non ci sarebbe alcuna colpa da parte dell’auto senza pilota di Uber nello scontro avvenuto qualche giorno fa a Tempe. A bordo del veicolo c’erano due ingegneri della compagnia, seduti al posto di guida e a quello del passeggero. Non è chiaro se fosse inserita o meno una qualsiasi modalità automatica ma in ogni caso il danno sembra esser stato provocato da un mezzo classico che non ha dato la precedenza a quello di Uber. Nonostante l’assenza di ammissione di colpa, almeno apparentemente, la società ha comunque deciso di far chiarezza sulla vicenda, così da proseguire senza timore negli esperimenti negli USA, evitando qualsiasi polemica a monte e continuando a lavorare per i suoi progetti.